Si continuano a cercare docenti in tutta Italia per svariate cattedre da ricoprire, anche in Toscana. Gli insegnanti sono arrivati a mettere appelli su Facebook.
Il primo appello è del 4 gennaio: "Si cerca per supplenza classe A42 un ingegnere meccanico, un ingegnere elettronico classe A040, e un perito meccanico B17. Urgente per il 10 gennaio". Il telefono ha cominciato a squillare, ma nessuno ha accettato l’incarico. Dopo una settimana, un altro post: "Si cerca con urgenza un ingegnere elettronico anche laurea triennale per supplenza fino al 10 giugno". Paolo Cipriani, preside dell’Istituto Marconi di Prato ha passato le vacanze natalizie ad arrovellarsi per sostituire i docenti sospesi perché non in regola con l’obbligo vaccinale. Ha provato con le graduatorie: esaurite. Ha provato con le Mad (messe a disposizione): esaurite. Così ha deciso di fare un post sulla sua pagina Facebook. Qualcuno lo ha letto, ha presentato alla scuola l’istanza di messa disposizione, era all’altezza ed è stato preso. "Ero disperato", racconta. "Insegnanti di materie tecniche e scientifiche non se ne trovano, è una tragedia. All’inizio dell’anno li avevo trovati, ma poi sono stati sospesi e ho dovuto sostituirli. Non avrei mai pensato di rivolgermi a Facebook ma non sapevo più come fare".
Le scuole devono fare i conti con l’assenza di insegnanti in quarantena o in isolamento, o sospesi perché non vaccinati. All’emergenza sanitaria si aggiunge la carenza cronica di professori per alcune materie come quelle scientifiche. In ogni caso i sostituti sono introvabili. Su un bacino, in Toscana, di circa 50.000 docenti, allo stato attuale ne mancano tra il 10 e il 15%. «Dai dati in nostro possesso, difficoltà gravi nel reperimento di supplenti, nella nostra Regione, non ce ne sono — afferma il vice direttore dell’Ufficio Scolastico Regionale Roberto Curtolo — Ma in questo momento, per la scuola, il vero problema non sono gli insegnanti col Covid ma quelli in quarantena. E visto che si fatica a trovare personale che accetti incarichi di pochi giorni, i presidi stanno utilizzando docenti interni. Ma purtroppo per alcune materie siamo in crisi, e mi riferisco a matematica, tecnologia, fisica, scienze. Per questa classe di concorso la “sofferenza” arriva al 35%. Siamo messi male anche per le primarie e l’infanzia". "C’è difficoltà a trovare supplenti: è un problema", afferma Alessandro Artini referente toscano dell’Associazione nazionale presidi.
Così c’è chi si rivolge a Facebook, chi si destreggia con le risorse interne, chi riduce gli orari. "Alcuni docenti che si sono ammalati in altre Regioni, dove le procedure sono più complicate, non sono ancora rientrati: per sostituirli per ora ci arrangiamo", afferma Gianni Camici dirigente del Cellini di Firenze. Maria Luisa Rainaldi, preside del comprensivo Caponnetto di Bagno a Ripoli, ha rinunciato a cercare supplenti. "Non ci provo neanche più. Laddove posso, sopperisco facendo uscire prima o entrare dopo gli alunni". Per sostituire una docente in gravidanza ha dovuto scorrere mille candidati. «Ed era una supplenza lunga, quelle di pochi giorni non le accetta nessuno». Nei suo 7 plessi mancano anche 4 custodi. "Scorro le graduatorie per cercare un supplente e quando l’ho trovato l’assenza è già finita. Ma appena uno ritorna se ne ammala un altro. Non sono ancora a arrivata ad appelli su Facebook ma poco ci manca".