Sul Corriere della Sera è riportato un intervento a firma di una docente supplente che riflette sull’importanza del far svolgere i temi in classe agli alunni.
La docente, infatti, ritiene che “nel tema viene fuori la soggettività dello studente e fornisce la possibilità a ragazze e ragazzi di poter esprimere la propria emotività“.
L’insegnante racconta un particolare episodio, di quando diede ai propri alunni due temi separati, uno sul rispetto di sé e sul rispetto per gli altri.
“La mia intenzione era far emergere in loro uno spirito di osservazione critico nei confronti del mondo circostante e lasciar loro la possibilità di esprimersi su cosa stavano imparando“, racconta la docente, che ha raccolto risultati positivi: una maggiore socializzazione fra gli alunni e una partecipazione maggiore alle lezioni.
Quello che è risultato fondamentale, secondo l’insegnante, era "che si sentissero in diritto di poter esprimere un proprio pensiero su quello che li circondava e quello che facevano, nonché sviluppare un primo e suppongo molto importante approccio sulla cognizione di una parola che spesso non viene mai insegnata: rispetto. Non credo ci sia un’età per insegnarlo, penso che però i ragazzi e le ragazze di oggi siano abbastanza maturi e svegli per capirlo".