La quota 100 sta mandando in pensione anticipata migliaia di prof, che vogliono letteralmente fuggire dalla scuola.
Per questo motivo quindi l'esigenza è quella del reclutamento immediato di supplenti e, se non si trovano, le scuole ricorreranno alla messa a disposizione.
Finora tra il personale scolastico si sono registrate almeno 6000 richieste di pensione anticipata, che tenderanno senza dubbio ad aumentare, nonostante chi faccia richiesta percepirà a vita un assegno pensionistico più basso, perché appunto minori sono gli anni di contributi.
Le stime ammontano a circa cinquantamila richieste, ma c'è ancora tempo per presentare le domande, che aumenteranno senz'altro.
L'iter per iniziare a presentare le domande per andare in pensione anticipata ha preso il via due settimane fa.
Ricordiamo che, con la quota 100, sono sufficienti 62 anni di età e 38 di contributi per andare in pensione, e il mondo della scuola sembra essere quello più colpito dal fenomeno, evidentemente per l'alto carico di stress e impegno richiesto agli insegnanti di ogni ordine e grado.
I primi dati arrivati all'Ufficio scolastico campano parlano di una cifra “davvero imponente”: almeno 350 le richieste che sono state presentate in ogni ordine di scuola, un numero che certamente potrebbe aumentare nei prossimi giorni.
La cifra generale è di 1054 domande di pensionamento nel settore pubblico e privato. A Napoli invece si parla di 2338 domande di pensionamento.
Il reclutamento dei supplenti con la messa a disposizione sarà quindi ancora il principale metodo per trovare insegnanti, perché ancora si aspetta più di un concorso pubblico per il settore della scuola, che vedrà uscire i nuovi docenti solamente tra diversi mesi.