Il sindacato Anief ha ottenuto un'ulteriore vittoria legale in Consiglio di Stato grazie ai legali Fabio Ganci e Walter Miceli, a favore degli insegnanti inseriti nelle Graduatorie ad Esaurimento, ai quali il Ministero dell'Istruzione aveva vietato il cambio delle scuole o della provincia al momento dell'aggiornamento delle Graduatorie d'Istituto del giugno scorso.
Il Consiglio di Stato ha rigettato l'appello del Miur e confermato l'ordinanza cautelare del Tar del Lazio. Tale ordinanza dava ragione a chi aveva fatto il ricorso sul diritto di modificare le scuole o le province da inserire in occasione dell'aggiornamento 2017 delle graduatorie.
Marcello Pacifico auspica che il Ministro dell'Istruzione provveda a sanare la situazione, non solo verso chi ha fatto il ricorso ma anche verso gli insegnanti che non hanno potuto fare l'aggiornamento delle graduatorie, attraverso l'apertura di una "finestra temporale" di modo che tutti i precari possano modificare le scelte fatte in precedenza.
Anief afferma che tutelerà sempre i diritti dei precari, battendosi per tutti quegli insegnanti che permettono da sempre il puntuale svolgimento delle lezioni, in modo professionale e con impegno.
Per Pacifico, il Miur dovrebbe solo "mostrare rispetto, al posto di ostacolare il loro lavoro, vietandogli di scegliere con tranquillità le scuole e le province in cui lavorare". Il Miur dovrebbe anche pensare alla stabilizzazione e alle loro immissioni in ruolo.
Il Consiglio di Stato ha concordato con i legali Anief, e ha respinto l'appello del Miur, dando conferma dell'illegittimità del Decreto Ministeriale n. 374/2017, nella parte in cui vieta agli insegnanti che sono in prima fascia di fare modifiche per cambiare sede o provincia scelta nel 2014 per le graduatorie d'istituto.