Dall'infanzia alle superiori, gli alunni a cui servirà un insegnante di sostegno sono 17.979, ma i numeri aumenteranno.
A spiegare perché, in un'intervista su “Il Giorno”, è Massimiliano Sambruna, segretario generale della Cisl Scuola Milano: «Con il lockdown e la chiusura dei mesi scorsi un rallentamento delle certificazioni di disabilità e disturbi dell’apprendimento (DSA) c’è stato, inevitabilmente - sottolinea il sindacalista -. Ci aspettiamo un aumento delle domande in corso d’anno alle quali dobbiamo dare risposta».
La stima delle reali necessità didattiche è già avvenuta: per poter garantire il rapporto di un docente per due allievi, serviranno quasi novemila insegnanti, e ne mancano più di duemila.
Dopo le procedure di mobilità, risultano 2138 posti vacanti sul sostegno, e la speranza è quella di averli dal concorso straordinario, e anche dalle graduatorie provinciali: nella sola Lombardia sono arrivate 104.781 domande. Per questo è possibile che si venga contattati anche tramite la messa a disposizione sostegno.
"Io sono tra i più fortunati - racconta Kinzica Soldano, che avrebbe una cattedra sicura in matematica ma da cinque anni ha scelto il sostegno - perché posso accedere al concorso straordinario di ottobre. Chi si è appena specializzato ma non ha tre anni di servizio deve aspettare il concorso ordinario che non è ancora stato fissato. In qualsiasi caso anche quest’anno si pone eticamente un problema di continuità didattica: non sappiamo se una volta superato il concorso ci confermeranno sullo stesso posto".
Lo sguardo è rivolto soprattutto ai ragazzi con disabilità: "Anche se ci sono insegnanti che ce l’hanno messa tutta con la didattica a distanza, per questi alunni è stato ancora più difficile e a settembre servirà un’attenzione in più - sottolinea Soldano -. Uno si ingegna, ma c’è tanto bisogno di presenza. Il cambio dell’insegnante di sostegno da un anno all’altro o nello stesso anno fa parte purtroppo delle solite dinamiche ma quest’anno è ancora più dura. In una situazione simile avere almeno la sicurezza del sostegno non sarebbe magari risolutivo ma un buon passo avanti. È una questione di civiltà".
Dopo la mobilità a Milano i posti vacanti tra personale amministrativo e tecnico erano in totale 1.808 tra cui 478 amministrativi, 110 tecnici, 1.031 collaboratori.
Per fare fronte al problema Covid, però, l'ufficio scolastico regionale ha richiesto cinquemila collaboratori scolastici in più per la Lombardia.