Diventare docente in una scuola privata potrebbe richiedere molto meno tempo rispetto all’iter per la scuola pubblica.
Per insegnare nelle scuole private è sufficiente inviare la domanda di messa a disposizione presso l’istituto in cui si vuole insegnare e attendere di essere richiamati. Naturalmente la scuola privata deve rispettare le normative vigenti, quindi anche in questo caso per poter insegnare è necessario essere in possesso di un titolo di studio idoneo e dell’abilitazione, che si consegue attraverso la partecipazione al concorso pubblico per docenti.
La legge sulla parità scolastica del 2000, voluta dall’allora Ministro dell’Istruzione Luigi Berlinguer, prevede che anche gli insegnanti degli istituti privati siano in possesso del titolo di abilitazione. Tuttavia, questi docenti non possono rientrare nel piano formativo finanziato dallo Stato perché altrimenti ci sarebbe una violazione dell’articolo 33 della Costituzione, in cui è riconosciuto il diritto di istituire scuole private ma “senza oneri per lo Stato”.
La questione che riguarda lo stipendio è un po’ spinosa e non è possibile fare un discorso generale. Esistono diverse varianti da tenere in considerazione, prima fra tutte le ore, ovviamente meno si lavora e meno si guadagna. Inoltre, lo stipendio di un insegnante che lavora in una scuola privata è decisamente inferiore rispetto a quello recepito da un insegnante della scuola statale; per 18 ore di lavoro lo stipendio può essere tra le 800 e le 900 euro.
Diventare insegnanti è ancora il sogno di molti e, proprio perché si è in tanti c’è più concorrenza, ci sono forse troppe domande e pochi posti; lavorare nelle scuole private, però, permette di fare esperienza e di accumulare punteggio.
Per una candidatura nella scuola pubblica, è invece possibile, oltre alla messa a disposizione, iscriversi a supplenti.it il più grande database di curriculum di insegnanti.
Su Supplenti.it sono direttamente le scuole che accedono al portale ed effettuano la richiesta di supplenti.