Se sei un aspirante docente in Italia, c'è una parola che conosci molto bene: MAD (Messa a Disposizione). Già, quella bella sigla che ti fa pensare a una strada per la gloria... o almeno a una cattedra, anche solo per una settimana! Ma quando inviare la MAD? E, soprattutto, perché inviarla? Facciamo un po' di chiarezza, ovviamente con un pizzico di ironia!
"Il tempismo è tutto", si dice. Ed è vero! Solo che, quando si tratta di inviare la MAD, il tempismo sembra sfuggente come l'ultimo autobus della giornata. Vediamo le fasi in cui ti trovi ogni anno:
Luglio/Agosto – "Troppo presto?" Sei in vacanza, stai pensando alla spiaggia, ma poi all'improvviso ti assale quel pensiero: "Devo inviare la MAD!" Ma è ancora estate, le scuole sono chiuse, e ti chiedi: "Sarò forse troppo in anticipo?" Bene, sappilo: non esiste 'troppo in anticipo' quando si tratta di MAD. Le scuole amano ricevere le MAD prima che cominci la vera e propria "tempesta delle supplenze". E tu? Ti rilassi un po’, ma almeno sai di essere in pole position per la corsa alle cattedre!
Settembre – "Ok, ci siamo. Vai di MAD!" Settembre arriva, e insieme a lui anche il ritorno sui banchi... di tutti, tranne che tuo. Inizia la frenesia, e invii la MAD come se stessi partecipando a un quiz: click-click-click, via a tutte le scuole della provincia! Sei convinto che riceverai subito una chiamata... ma poi nulla. È come quando invii quel messaggio a qualcuno e resti in attesa dei tre puntini. La scuola risponderà?
Ottobre/Novembre – "Sarà troppo tardi?" L'anno scolastico è già partito da un po', e tu ti chiedi: "Avranno già trovato tutti i supplenti? Sarà troppo tardi per inviare la mia MAD?" Spoiler: non è mai troppo tardi! Le scuole possono avere bisogno di insegnanti in qualsiasi momento, per coprire malattie, maternità o ritardi vari. In più, qualcuno potrebbe aver rifiutato una supplenza all'ultimo minuto. Quindi, invia la tua MAD anche ad anno inoltrato: non si sa mai quando la fortuna ti sorriderà!
Ora che abbiamo capito quando inviare la MAD, parliamo del perché.
Perché speri di avere un incarico (anche piccolo) Il motivo ovvio: vuoi lavorare! Inviare la MAD ti apre le porte alle supplenze, anche se non sei nelle GPS (Graduatorie Provinciali per le Supplenze). Certo, magari non sarà un incarico di lunga durata, ma almeno entrerai nel mondo della scuola, farai esperienza e guadagnerai qualche punto prezioso per le future graduatorie. E poi, chi lo sa? Forse sarà l'inizio di qualcosa di più!
Perché non si sa mai La MAD è un po' come quei coupon che trovi in fondo al cassetto: "Magari non mi serve... ma metti che un giorno lo uso!" Le scuole, soprattutto in alcune province, hanno un disperato bisogno di insegnanti. A volte, non ci sono abbastanza candidati nelle graduatorie, e quando ciò accade, le MAD diventano il tuo asso nella manica. Più ne mandi, più aumenti le probabilità di ricevere una chiamata.
Perché fare supplenze fa curriculum Una delle cose migliori della MAD è che anche una piccola supplenza fa curriculum. Ogni giorno in classe è un punto in più nella tua esperienza e, alla lunga, ti darà più chance di scalare le graduatorie. E poi, ammettiamolo: sentirsi chiamare "Prof" per la prima volta è una sensazione niente male, no?
Perché, diciamocelo, ci speri sempre L'invio della MAD è come partecipare alla lotteria. Sai che le probabilità sono incerte, ma c’è sempre quella piccola speranza. E allora, perché non tentare? Chissà che la chiamata da quella scuola sperduta non ti arrivi proprio il giorno in cui non te lo aspetti. E magari proprio vicino casa!
Quindi, mentre fai il check di settembre e ti chiedi se vale la pena inviare la MAD, ricorda: sì, vale sempre la pena! E se anche non arriva subito la chiamata dei tuoi sogni, almeno puoi dire di essere un aspirante docente determinato... e pronto a tutto, anche alle sfide del mondo delle supplenze!