In tutta Italia non sono solo i docenti comuni a mancare, ma anche educatori ed educatrici. A parlarne è Monza Today, che riporta il caso di un'educatrice che si assenta improvvisamente per una decina di giorni e mancando la supplente i genitori, dalla sera alla mattina, sono costretti a riorganizzarsi.
A denunciare la situazione è una mamma che da tempo sollecita la scuola e chiede, come successo durante il primo lockdown, la presenza di una lista di insegnanti jolly alla quale attingere in caso di assenze improvvise.
"Domenica 12 dicembre abbiamo ricevuto sulla chat della classe la comunicazione che dal giorno dopo una delle due educatrici sarebbe rimasta assente per una decina di giorni - spiega -. Dal giorno successivo sarebbe cambiato l'orario che, per andare incontro alle necessità dei genitori che lavorano, era dalle 7.30 con possibilità di uscita alle 17.30. Con l'assenza dell'educatrice era ridotto dalle 8.30 alle 15. Impossibile telefonare al datore di lavoro per chiedere permessi e ferie. Peraltro ci hanno comunicato che il martedì anche l'altra educatrice sarebbe rimasta a casa, e quindi niente asilo per i nostri bambini", dichiara a Monza Today.
La lettrice non ne fa una colpa alla scuola e tanto meno alle educatrici. "Il problema è a monte - prosegue -. Durante l'inizio dell'emergenza sanitaria erano state messe a disposizione maestre 'jolly' che in caso di assenza della titolare garantivano comunque l'attività scolastica. Purtroppo questa modalità è durata solo 3 mesi. Se manca la maestra io devo trovare una soluzione, che il più delle volte consiste nel chiedere l'ennesimo permesso. Ma molti genitori, ormai, permessi e ferie li hanno esauriti".
"Purtroppo non è la prima volta - prosegue - che ci troviamo in questa situazione con genitori avvisati all'ultimo minuto, anche in caso di chiusura della scuola decisa in forma precauzionale della direzione".