In Toscana mancano ancora prof, bidelli e personale amministrativo a un mese dall'inizio della scuola

In Toscana mancano ancora prof, bidelli e personale amministrativo a un mese dall'inizio della scuola

Ci sono circa 12.640 supplenti con incarico annuale nelle scuole statali toscane, e il 61,4% sono insegnanti di sostegno, in una situazione complessiva del personale docente che vede un organico simile a quello del periodo pre-pandemico.

Continua a persistere comunque una carenza sia di insegnanti, che di personale ATA e amministrativo, come riportato dal Corriere Fiorentino.

Il 15 Settembre scorso la campanella è suonata per 458.491 studenti nelle scuole statali.

Le nomine di ruolo sono state solo 3.600. Le rinunce hanno portato a turni di nomina a tempo determinato.

Al 23 settembre, le cattedre con insegnanti non di ruolo risultavano 246, con il governo che non ha confermato l’organico dei docenti aggiuntivi determinando di fatto un organico cristallizzato al periodo prepandemico.

Sciopero a Firenze delle insegnanti degli appalti: "Scarsa retribuzione"


Nel frattempo i docenti fiorentini che lavorano nelle scuole dell'infanzia comunali esternalizzate hanno deciso di scioperare.

Sono passati ormai 6 anni infatti dalla scelta del Comune di Firenze di esternalizzare metà dei docenti della scuola dell’infanzia comunale. Nonostante gli accordi sindacali, firmati anni fa con le cooperative, per garantire migliori condizioni alle docenti, la situazione è sempre più critica e la conferma viene dall’alto turnover che c'è ogni anno tra le docenti delle Cooperative.

Molti quindi rinunciano a contratti a tempo indeterminato con le cooperative, per andare a fare i precari nella scuola statale. Le motivazioni sono dovute alle scarse retribuzioni (più basse di 300/400 euro al mese rispetto alle colleghe comunali, differenza che aumenterà con il rinnovo del Contratto nazionale dei dipendenti comunali) ma anche al mancato riconoscimento della retribuzione “piena” durante il periodo estivo (luglio, agosto). Altra grave criticità è quella del mancato riconoscimento del servizio prestato in questo appalto ai fini delle graduatorie Gps e Mad delle scuole statali.

La speranza è che il Comune preveda un percorso di assunzioni e reinternalizzazione delle scuole.

Il Comune a settembre ha esaurito la graduatoria per assumere docenti, per questo i docenti chiedono un percorso di reinternalizzazione del servizio, con un nuovo concorso nel 2023 per assumere le insegnanti, dando il massimo della valorizzazione possibile al punteggio di chi lavora e ha lavorato nell’appalto comunale e parteciperà al concorso.


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