A seguito dell'invio della messa a disposizione, si inizia ad attendere speranzosi un contatto da parte delle scuole, che però non sempre avviene. Vediamone i motivi.
Nella compilazione della mad, a volte possono esserci degli errori. Ad esempio, potrebbero mancare le classi di concorso e questo non permette di capire alle scuole per quale materia di insegnamento ci si candida.
Molto inoltre dipende dalla classe di concorso per cui ci si candida: è chiaro che materie come Filosofia o Diritto sono meno richieste, mentre c'è una richiesta molto maggiore per altre come Matematica e Informatica.
Spesso le scuole hanno bisogno non solo di docenti per alcune specifiche materie, ma anche e soprattutto per ruoli di sostegno.
La candidatura per sostegno con la mad può anche essere fatta senza specializzazione, quindi se si è disponibili è bene candidarsi anche per sostegno per avere più possibilità di lavoro.
Se è vero che la messa a disposizione può essere inviata in qualsiasi momento dell'anno, è anche vero che ci sono periodi dell'anno migliori e altri peggiori per inviare la mad.
Il periodo migliore di invio va da agosto a settembre, ovvero nel momento in cui devono riaprire le scuole e sono quindi alla ricerca di insegnanti.
Altri periodi adatti per l'invio sono a ridosso delle vacanze natalizie, prima che ricominci la scuola, quando ancora molti prof potrebbero essere assenti o in malattia.
Gli aspiranti supplenti mandano ogni anno migliaia di messe a disposizione alle scuole, quindi il tempo di lettura per ogni mad è veramente minimo. Per questo è necessario mettere solo le informazioni principali e più importanti nella mad, come titoli di studio ed esperienze inerenti all'insegnamento.
Il domicilio
Può succedere che aspiranti docenti che vivono in Sud Italia non vengano contattati per province del Nord. Questo perché una scuola preferisce una disponibilità immediata per le candidature, quindi sarebbe bene specificare sempre un domicilio o punto d'appoggio vicino alla zona in cui si inviano le mad.