La messa a disposizione è la domanda che si invia alle scuole per ricoprire ruoli di supplenza nelle scuole.
Spesso l'invio della mad è sottovalutato, perché gli aspiranti docenti sono intimoriti dagli elevati numeri di invio e quindi dalla concorrenza.
Ci sono alcuni stratagemmi da seguire per riuscire a essere contattati con successo a seguito dell'invio della mad, eccoli di seguito.
spesso chi non viene contattato tramite mad viene ignorato perché la sua messa a disposizione è inviata in un momento sbagliato. C'è più probabilità di contatto se la mad viene spedita nei momenti di maggior richiesta, ad esempio d'estate (in particolare da metà agosto fino a metà settembre) e nei periodi dove i supplenti sono più richiesti, ad esempio dopo la fine delle vacanze di Natale e per i corsi estivi;
un dirigente scolastico valuta molto più positivamente un supplente che ha fatto diverse esperienze di insegnamento o ha titoli di specializzazione specifici su master Bes o master Dsa, rispetto magari a tanti titoli o esperienze lavorative altisonanti ma poco utili dal punto di vista dell'insegnamento.
questo consente di aumentare molto il numero di mad lette e valutate, perché più invii vengono effettuati, più le possibilità di contatto aumentano;
spesso una mad è scritta in modo perfetto ma non vengono specificate le classi di concorso per le quali ci si candida, e la scuola se non riesce subito a capire quale materia può venire coperta, scarta la mad a priori. Per questo è bene specificare qual è la materia di insegnamento per la quale si è disponibili;
molti supplenti riescono a lavorare anche con lunghi incarichi perché offrono la disponibilità anche per incarichi di sostegno, pur non avendo il titolo. Infatti, vista l'estrema carenza degli insegnanti di sostegno abilitati, in attesa di coloro che concluderanno il corso per docenti di sostegno, le scuole hanno comunque bisogno di coprire le relative cattedre vacanti.