Quasi undicimila contratti fatti con la messa a disposizione.
È questo il dato che emerge dal dossier della Cisl Scuola, che fa un quadro della situazione dei docenti precari nella scuola italiana.
Questa da una parte è una bella notizia per gli aspiranti supplenti. Infatti, anche chi è alle prime armi e vuole fare esperienza, è sufficiente che invii una mad online con dati anagrafici, titolo di studio, classi di concorso, provincia e ordine di scuola preferite.
Se il curriculum risulta interessante, e c'è carenza di insegnanti, la probabilità di venire contattati è buona.
Per l'esattezza, nell'ultimo anno i contratti fatti tramite messa a disposizione sono stati 10.806, e di questi, 787 contratti stipulati fino al 31 agosto, quindi di lunga durata.
Il fenomeno della chiamata tramite messa a disposizione è aumentato negli ultimi anni, perché le assunzioni straordinarie hanno fatto svuotare le graduatorie, in particolare in Nord Italia.
Le classi di concorso dove c'è maggior necessità, secondo la Cisl, sono:
matematica medie e superiori;
italiano, storia e geografia alle medie.
È probabile che il prossimo anno si registri un vero e proprio boom di supplenze, dovuto a svariati fattori:
il Concorso Scuola 2019, quello che dovrebbe abilitare nuovi insegnanti per le medie e le superiori, ancora non è stato avviato, e i tempi sicuramente non saranno brevi, perché prima di ottenere l'abilitazione è previsto il tirocinio di un anno;
pensionamenti e quota 100: tra insegnanti che vanno in pensione in modo standard e coloro che hanno richiesto il pensionamento anticipato, si sono stimate circa 68mila cattedre che dovranno essere coperte dal prossimo anno scolastico;
mancanza di docenti qualificati/abilitati: se in parte mancano i docenti con l'abilitazione, dall'altra a mancare sono quelli con i titoli adatti. Ad esempio, a fronte di molti aspiranti docenti di diritto, laureati in giurisprudenza, non ce ne sono altrettanti laureati in matematica, per questo è difficile averne di qualificati.
Dalle 229mila persone nelle Gae (Graduatorie ad Esaurimento) nel 2018 ne sono rimaste 36mila, c'è quindi una forte carenza di personale abilitato. Per questo motivo, i docenti assunti hanno raggiunto le 164mila unità: un numero davvero alto, considerato che si parla di quasi un docente su cinque.