Molta richiesta ma nessuna assunzione. È questo che caratterizza il 2018 per quanto riguarda i docenti e gli studenti disabili.
È infatti grande la necessità di docenti di sostegno, necessità però che non viene soddisfatta, tant'è che mancano ancora molti insegnanti.
A spiegare il problema, sulle pagine del Fatto Quotidiano, è Salvatore Nocera, della Federazione italiana per il sostegno dell'handicap (Fish): “Negli ultimi dieci anni i posti per il sostegno sono quasi raddoppiati, ma alcuni problemi sembra che ancora non si possano risolvere”.
I docenti specializzati non sono mai sufficienti, mentre gli alunni che ne hanno bisogno sono invece tanti.
Quello che caratterizza la scuola italiana - che in realtà rispetto ad altri paesi europei è anche all'avanguardia - è un alto turn-over di supplenti, che causa instabilità didattica soprattutto a quegli studenti che più di altri avrebbero bisogno di avere lo stesso insegnante a seguirlo non solo per lo stesso anno, ma perlomeno dall'inizio alla fine dello stesso percorso scolastico.
Per via di questa situazione, molti supplenti, anche senza specializzazione, sono contattati a seguito dell'invio della domanda di messa a disposizione, con la quale si candidano anche per ruoli su sostegno.
Secondo i dati divulgati dalla Flc Cgil, nell'anno accademico 2018/2019 gli studenti si attestavano a quota 245.723, mentre gli insegnanti di sostegno sono passati da 138.849 a 141.412.
Questo incremento degli insegnanti inoltre, non corrisponde a più assunzioni, perché l'organico degli insegnanti di sostegno non è aumentato, ma sono stati appunto contattati solo supplenti.
Sono oltre 40mila i posti in deroga su 140mila totali. Cosa significa? Che sono i post in deroga stati aggiunti ad anno in corso perché ci si è resi conto tardi che quelli programmati non sarebbero stati sufficienti.
A volte addirittura sono le famiglie che fanno ricorso per avere più docenti e in questo caso l'amministrazione provvede.
Queste cattedre in più vengono coperte solo con contratti di tipo provvisorio, proprio perché sono posti straordinari.
I supplenti sono quindi quasi settantamila, molti dei quali reclutati tramite la messa a disposizione che i docenti inviano alle scuole.
Il Ministro dell'Istruzione Bussetti ha già annunciato che è in arrivo, per i primi mesi del 2019, il tanto atteso corso di specializzazione sul sostegno, che provvederà a specializzare per il sostegno almeno quarantamila insegnanti. In questo modo si dovrebbe, almeno in parte, risolvere il problema della carenza degli insegnanti specializzati.