Il Piano estate si farà anche quest’anno. Si tratta del progetto avviato nel 2021 per tenere aperte le scuole anche d'estate, dando agli alunni nuove possibilità per recuperare le esperienze di socialità perdute causa covid.
Lo ha annunciato il ministro dell’Istruzione Patrizio Bianchi in un’intervista al Messaggero, spiegando come “questa esperienza verrà resa strutturale. Nel 2021 è stato un grande successo, non tanto di questo governo ma delle scuole”.
“A disposizione quest’anno ci saranno circa 300 milioni di risorse per un’iniziativa che metterà al centro i ragazzi, soprattutto le fasce più deboli, e le famiglie”. Quest’anno però “un’attenzione particolare verrà data all’accoglienza delle bambine e dei bambini ucraini, che nelle nostre scuole sono già più di 16mila”.
“La scuola – ha aggiunto Bianchi – nei mesi estivi è ancora di più comunità: luogo di incontro, crescita, di scambio con i territori, inclusiva e accogliente”.
In attesa dei dettagli del programma per quest’estate, è lecito immaginare che ricalcheranno in larga parte le misure dello scorso anno. Dunque ripercorriamoli.
Gli istituti hanno potuto modulare con ampia libertà le indicazioni del ministero sul Piano estate sulle attività da svolgere.
Il Piano era diviso in 3 fasi:
Per le fasi 1 e 3 sono stati invece coinvolti docenti, personale Ata, educatori ed esperti esterni. In generale tutte le attività, oltre che negli istituti, hanno potuto anche essere organizzate in parchi, centri sportivi, teatri, cinema e musei.
L’adesione dei docenti al progetto è stata su base volontaria. E lo stesso vale per gli studenti.
Per chi vuole parteciparvi come insegnante/educatore, un invio della MaD affiancato a quella per i corsi di recupero estivi, è consigliato.