Dal prossimo inizio della scuola, ogni istituto scolastico dovrà avere almeno un referente Covid. Cosa deve fare? Quali sono i suoi compiti? Vediamolo insieme.
Il referente Covid a scuola deve supportare la scuola e i medici curanti di studenti e insegnanti, e che faccia quindi da collante tra la scuola e la medicina di comunità.
Il ruolo può essere ricoperto dallo stesso preside, anche se servirà comunque un sostituto, in caso di assenza del titolare.
Nella scuola inoltre servirà individuare anche un addetto del personale scolastico che in caso di bisogno misuri la temperatura agli studenti attraverso i termoscanner. In ogni caso la misurazione della temperatura spetta in modo primario ai genitori.
La formazione avverrà attraverso la piattaforma dell'Iss, sono previsti tra i 50 mila e i 100 mila utenti, tra il 28 agosto e il 31 dicembre, quindi ad anno scolastico in corso.
Se uno o più alunni sono positivi al coronavirus, sarà il Dipartimento Prevenzione a decidere se mettere tutta la classe in quarantena, e non il referente Covid.
La chiusura di una scuola sarà decisa in base al numero di casi confermati; non basterà quindi un singolo caso per chiudere una intera scuola.
Sarà possibile anche eseguire test diagnostici a scuola. Nel caso in cui un alunno o un operatore scolastico non abbiano avuto contatti diretti con il paziente positivo, non c'è obbligo di fare un periodo di isolamento.
La scuola dovrà stabilire con il Dipartimento Prevenzione un protocollo per avvisare i genitori degli studenti che hanno avuto contatti stretti con chi è positivo. Non sarà invece diffuso nessun elenco di contatti stretti o dati sensibili, nel rispetto della Gdpr.
Solo il Dipartimento di Prevenzione avrà quindi il compito di informare, insieme al preside, le famiglie degli studenti entrati in contatto con la persona positiva.