Si farà di tutto per tornare alla didattica a distanza: questo è quello che è nei piani del Miur.
Sono stati ipotizzati due piani per il rientro a seconda di come andrà l'epidemia di Covid-19: uno soft incentrato su igienizzazione dei locali e sull'obbligo di mascherina (o visiere) dai 6 anni in su, se il contagio da Covid-19 resterà sotto controllo; uno più rigoroso improntato sul distanziamento con divisori in plexiglass e lezioni a gruppi, se la pandemia si aggraverà.
L'esame di Stato sarà una prova generale in vista di settembre. Ciò che è stato ripetuto da tutti è che bisogna tornare alle lezioni in presenza per tutti gli studenti. In caso di recrudescenza del virus, infatti, l'e-learning sperimentato in questi mesi potrà tornare buono solo alle superiori.
Così il premier Conte si è espresso sulla didattica online: «la didattica a distanza può essere un'opportunità in più per potenziare l'offerta didattica, ma certo dobbiamo ritornare in presenza». Simili considerazioni sono state fatte dalla ministra Azzolina, quando ha garantito che «ci sarà un piano su più livelli che seguirà l'andamento del rischio di contagio», sia in chiusura di riunione, quando ha spiegato che «il Cts sta valutando anche la possibilità di compartimentare i banchi, con divisori, anche per garantire maggiore sicurezza».