Il ritorno sui banchi va organizzato con le necessarie tempistiche e cautele. A farlo sarà il tavolo tecnico presieduto da Patrizio Bianchi, che garantirà risposte brevi sui modi e tempi per rientrare a scuola.
Una delle prime ipotesi in campo è un mix tra alunni in classe e alunni che faranno le lezioni a distanza.
I sindacati invece chiedono partenze diversificate da regione a regione, e assunzioni straordinarie di docenti e bidelli.
Anche l'Associazione nazionale presidi d'altronde esclude lezioni con le mascherine e il distanziamento sociale. Bianchi ha dichiarato al Fatto Quotidiano:
“La nostra sarà una commissione tecnica di supporto al ministro e all’amministrazione. Non ho per ora delle ipotesi sulla riapertura. Ho chiarissima però la questione dei tempi: sento tutta l’urgenza di dare al ministro, all’amministrazione e alle famiglie un contributo affinché si possa ripartire serenamente. Ho chiarissima l’urgenza. Lavorerò perché tutti si possano rendere conto delle problematiche e delle diverse opzioni nel più breve tempo possibile”.
Con lui potrebbero sedersi al tavolo tecnico il professorGiuseppe Paschetto, tra i 50 insegnanti finalisti del Global Teacher Prize nel 2019 e due dirigenti, Amanda Ferrario e Salvatore Giuliano, che ha ricoperto anche il ruolo di sottosegretario all’Istruzione.
“Ritengo – spiega Giuliano – che si debba tornare tutti a scuola quando le condizioni sanitarie lo consentiranno. I turni non rispondono all’interesse della scuola e nemmeno ai dettami della sicurezza. Non riesco a intravederne i punti di vantaggio di un’operazione del genere. Non so se è logico pensare che muoverne metà degli alunni sia meno pericoloso che spostarli tutti. Dobbiamo considerare gli aspetti logistici dell’organizzazione dell’attività scolastica: non c’è lo spazio per distanziare gli alunni; i mezzi di trasporto dopo un certo orario non ci sono in alcune aree del Paese”.
La “nuova” scuola sarà certamente diversa. Se si dovesse riaprire servirebbero dispositivi di protezione individuale per personale e alunni. Bisogna ripensare l'organizzazione delle aule ma anche sugli spazi comuni come le palestre, i giardini, corridoi.
Servirà riorganizzare la ricreazione e la pulizia. Servirà una sanificazione di tutti i banchi, dei computer, delle sedie, delle scrivanie, e anche degli autobus.