Sono stati tantissimi i prof che hanno chiesto di andare in pensione anticipatamente tramite la quota 100, il procedimento però la procedura non è così veloce come ci si aspettava, e molto probabilmente ci sarà un boom di ruoli di supplenza annuali anche il prossimo settembre, si parla di oltre centocinquantamila supplenze da assegnare.
Solo il 36% delle domande presentate finora sono state elaborate. La denuncia è partita da Anief, noto sindacato della scuola, che parla di un intollerabile ritardo. Inoltre è incomprensibile per Anief che solo 1 dipendente su tre della scuola abbia ricevuto il via libera, da parte dell'Inps, alla quota 100.
Orizzonte Scuola cita i seguenti numeri delle domande di pensionamento accettate:
personale ATA 1458 unità;
dirigenti scolastici 123 unità;
docenti 5875 unità;
insegnanti di religione 56 unità;
educatori 32 unità.
Il problema di questo ritardo è che i posti che si dovrebbero liberare con i pensionamenti devono essere da subito disponibili, per dare modo di predisporre le mobilità del personale di ruolo, e per assumere i precari. Invece in questo modo si ritarderà tutto, e anche quest'anno ci saranno tante convocazioni tramite messa a disposizione.
I posti vacanti sono alti sia per quanto riguarda le cattedre delle materie standard sia per i posti di sostegno, che dovrebbero essere circa cinquantamila.
Se si riaprissero le Gae, si potrebbero far lavorare tutti quei docenti che di fatto hanno l'abilitazione, ma che sono nelle graduatorie di pochi istituti.
Questi insegnanti rischiano di rimanere quindi senza lavoro e di ottenere una cattedra.
Molto probabilmente, ci saranno veramente tanti ruoli di supplenza a causa dei motivi sopracitati, e ci sarà possibilità di molte convocazioni con la messa a disposizione.
Chi è interessato a lavorare con le supplenze può quindi programmare già da ora un invio della messa a disposizione, per non ritrovarsi poi ad attendere troppo nei mesi di agosto e settembre.