La speranza di tutti è che a questo punto le scuole possano riaprire almeno a settembre, ma per farlo serve la totale sicurezza. La decisione è stata presa questa mattina dal governo, e ora bisogna definire le prossime fasi.
“Al Ministero stiamo istituendo un tavolo con esperti che lavoreranno, a fianco del governo, per mettere a punto il nostro Piano per il mondo dell'Istruzione – così ha annunciato la Ministra Azzolina su Facebook - non solo come ripartire a settembre, un tema su cui siamo già al lavoro, ma anche come costruire, uscendo da questa emergenza, una nuova scuola. Daremo risposte puntuali. E trasformeremo la crisi in opportunità. Tutti stanno parlando di scuola in queste settimane. Tutti ne hanno riscoperto lo straordinario valore, la sua enorme importanza. Abbiamo l'occasione di poterla rimettere al centro di un grande progetto di innovazione. La scuola rappresenta il nostro presente, ma anche il futuro dell’Italia”.
Visto che l'emergenza sanitaria durerà ancora a lungo, occorre trovare una quadra coinvolgendo esperti e tecnici dell’educazione ma anche psicologi, psicoterapeuti e pedagogisti, per trovare soluzioni non solo per quanto riguarda l’anno scolastico ma anche per mitigare il più possibile gli effetti complessivi della chiusura delle scuole su bambini e adolescenti.
L’idea era stata rilanciata dal sottosegretario Peppe De Cristofaro: "Metteremo insieme varie competenze - dirigenti, docenti, ma anche pedagogisti ed esperti dell’età evolutiva e di politica scolastica - per costruire un impianto che sia utile ai bisogni di ragazzi e bambini", hanno spiegato Gabriele Toccafondi e Daniela Sbrollini (Iv): "Il sistema delle riaperture non può essere gestito unicamente con circolari ministeriali o con il buonsenso preziosissimo di dirigenti e docenti".