Vincenzo Schettini è una delle cose più belle capitate negli ultimi tempi al mondo dell’istruzione italiana.
Per iniziare la scalata alla notorietà gli è bastato postare in rete uno stralcio di una sua lezione di fisica all’istituto Dell’Erba di Castellana Grotte (Bari).
Il successo è stato immediato, come a dimostrare quanto talento e conoscenza ci sia dietro alle cattedre italiane e come, nonostante tutto, ci sia sempre grande interesse per la cultura.
Lo sottolinea lui stesso – ilprofchecipiace su Tiktok, dove un suo video è arrivato a registrare 8 milioni di visualizzazioni – quanto un entusiasmo del genere possa avere un effetto positivo sull’intero mondo scolastico: “Prima volevano i selfie con la Ferragni, ora li chiedono a me. Per la scuola è una botta di vita”.
E lo dice a ragione, i boati che lo accolgono nelle sue visite ad altri istituti sono eventi forse mai visti prima per un docente italiano.
L’ultima notizia è il successo che lo ha travolto anche nelle librerie italiane, ormai sempre più trainate da quanto avviene in rete.
Il suo libro – La Fisica che ci piace, pubblicato nelle scorse settimane da Mondadori Electa - è balzato subito al primo posto delle classifiche italiane, davanti a istituzioni come Sveva Casati Modigliani, Zerocalcare e Aldo Cazzullo.
“Tutto è cominciato un giorno mentre facevo lezione. Dissi a un alunno: fammi un video. Lo misi sui social e boom, un successo. Non ho più smesso” ha raccontato in un’intervista a Repubblica.
“Il video era semplice, spiegavo l’attrito viscoso: tenevo due fogli in mano, uno piegato e uno steso e spiegavo perché uno cadesse a terra prima dell’altro. Sembra una sciocchezza ma la fisica è questo, è ovunque e perciò piace”.
Molti altri suoi video sono simili, come quando spiega cosa accade saltando su un treno in corsa o quando risponde al dubbio sul perché la fetta biscottata cada sempre dalla parte del burro.
Ma bastano video di un minuto per comprendere la fisica? “Sono il primo passo per comprendere libri che prima sembravano scritti in ostrogoto, ma su YouTube pubblico anche vere e proprie lezioni di un’ora o più”.
“Sui social è come con gli studenti e la cattedra è il mio palco: si incuriosiscono, seguono e commentano”.
Il successo per Schettini è la dimostrazione di come con ogni mezzo si possa riuscire a toccare le corde giuste di chi ascolta: “Parlare allo schermo è come parlare in cattedra se si è abbastanza empatici da immaginarsi chi c’è dietro. Per questo si poteva essere efficaci anche durante la Dad se si credeva in cosa si stesse facendo. Certo, la scuola in presenza è un’altra cosa”.