Da settembre educazione fisica per 1 milione e mezzo di bambini

Da settembre educazione fisica per 1 milione e mezzo di bambini

Gli insegnanti specializzati in educazione fisica arrivano alle scuole elementari. La società per azioni "Sport e salute", azienda pubblica controllata dal ministero dell'Economia e delle Finanze e dedicata alla crescita dello sport di base, ha votato e finanziato un piano straordinario di rilancio dell'attività motoria nelle scuole elementari. In questo ciclo scolastico manca la materia "Educazione fisica": alla primaria, e anche alla scuola dell'infanzia, non esiste il docente di ruolo, laureato in Scienze motorie. In accordo con il ministero dell'Istruzione, la società ha predisposto un investimento di 16,8 milioni di euro per rafforzare la vecchia Ginnastica.

Un milione e mezzo di alunni che faranno educazione fisica

Dal prossimo settembre, con l'accordo contratto tra Sport e salute spa e il ministero dell'Istruzione, 76.500 classi delle elementari avranno una o due ore di Educazione motoria con un insegnante specializzato che sarà assunto per un anno grazie ai fondi della società pubblica. L'insieme degli alunni raggiunti dal provvedimento è stimato in un milione mezzo (su due milioni e mezzo totali). Sono il 175 per cento in più le classi delle elementari coinvolte dal programma, rispetto all'anno scorso.

Il provvedimento coprirà un anno scolastico e la distribuzione delle risorse dipenderà dall'adesione delle singole scuole. Si attende una massiccia richiesta da parte del Meridione d'Italia, storicamente più scoperto nella materia e nella presenza di palestre scolastiche sul territorio. Si attende, quindi, che per l'anno scolastica 2022-2023 venga approvata una legge sulla "Motoria nel ciclo elementare", questione promossa dalla sottosegretaria allo Sport, Valentina Vezzali.

In cosa consistono i programmi di educazione fisica

Il programma dedicato alla scuola primaria si basa sull’apprendimento delle capacità e degli schemi motori di base, sull'orientamento allo sport e sulla diffusione di sani stili di vita e di una alimentazione corretta.
È previsto anche un piano laterale per un intervento per le scuole secondarie di primo grado con il coinvolgimento di 1.000 istituti in Lazio, Molise e Abruzzo pari a 11.000 classi e 220.000 alunni.


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