Ah, settembre! Quel magico mese in cui gli insegnanti tornano a scuola freschi e riposati, pronti ad affrontare un nuovo anno scolastico... oppure no?
Mentre gli studenti si armano di zaini nuovi e quaderni, per molti docenti, settembre è più simile a un tuffo improvviso in una piscina di cubetti di ghiaccio: freddo, caotico e decisamente un po' shockante. E se sei un aspirante supplente, potresti sentirti come un naufrago in un mare di MAD (Messa a Disposizione) e interpelli, cercando disperatamente di raggiungere la terraferma... o almeno una cattedra libera!
Chi l’avrebbe detto che la tua carriera scolastica sarebbe dipesa da un acronimo e un avviso pubblico?!
Benvenuti nello strano mondo delle supplenze italiane!
La MAD (Messa a Disposizione) è un po’ come quella carta jolly che tieni nascosta nel mazzo di carte: sai che potrebbe salvarti in un momento critico. Invi la tua MAD sperando che una scuola, in cerca disperata di un insegnante, si ricordi di te e ti chiami. In pratica, è come mandare un CV a tappeto, ma con più suspance. Il bello? Non sai mai quando (o se) ti chiameranno!
Ma quest’anno, il Ministero ha deciso di movimentare un po’ le cose e non ha nemmeno menzionato le MAD nell’Ordinanza Ministeriale. Così, molti aspiranti docenti sono rimasti lì a chiedersi: "E adesso? Le accettano o no?" Fortunatamente, molte scuole le stanno accettando. In fondo, quando c’è una cattedra vacante, chi non accetterebbe un aiuto in più? È come avere una pizza in più a una festa: nessuno dirà di no!
Passiamo agli interpelli, il modo ufficiale delle scuole per dire: "Ehi, ci serve un insegnante, tipo... adesso!".
Immagina una corsa contro il tempo, per rispondere il più velocemente possibile. Semplice, vero? Beh, non proprio. Settembre è un po' come il primo giorno di saldi: tutti corrono, pochi riescono a prendere quello che vogliono.
In realtà, rispondere a un interpello a settembre può essere un vero e proprio esercizio di nervi. Le scuole sono in piena crisi organizzativa, con cattedre che spuntano vuote come funghi dopo la pioggia. In alcune regioni, soprattutto nelle zone più isolate o meno “attraenti”, gli interpelli possono rimanere senza risposta per giorni. Immagina il panico nelle segreterie scolastiche! E qui entra in gioco il vero superpotere delle MAD: quando gli interpelli falliscono, sono le MAD che possono salvare la giornata.
Settembre è il mese del caos organizzato – o forse del disorganizzato? Le scuole lottano per coprire tutte le cattedre vacanti, mentre gli insegnanti, con MAD e interpelli alla mano, cercano di entrare in partita. Le materie come matematica, scienze e sostegno sono come il pane caldo: tutti ne vogliono un pezzo, ma la disponibilità è limitata.
Nelle province rurali e nelle regioni del Sud Italia, le cose diventano ancora più complicate. Qui, le MAD diventano quasi un salvagente per le scuole in difficoltà. Sicuramente con poche risposte agli interpelli, le segreterie saranno costrette a cercare candidati disponibili ovunque – e la MAD diventa la loro ancora di salvezza.
E mentre tutto questo si svolge, un pensiero sorge spontaneo: "Ma il Ministero, non potrebbe dare una mano con qualche linea guida?" Certo, usare le MAD è una grande idea, ma con un po’ più di chiarezza su come e quando utilizzarle, il processo sarebbe molto meno stressante per tutti.
Per non parlare degli interpelli: le scuole potrebbero davvero beneficiare di un sistema di supporto centrale, magari con una piattaforma nazionale che permetta di gestire tutto in maniera più ordinata e meno caotica.
Settembre è sempre un mese intenso, ma anche pieno di opportunità. Le MAD e gli interpelli sono i tuoi strumenti per provare ad accedere alle cattedre vacanti. Certo, c’è sempre un po’ di incertezza, ma anche tante possibilità.
Quindi, se sei un insegnante in cerca di una supplenza, preparati a giocare le tue carte. E chissà, magari quella chiamata tanto attesa arriverà proprio quando meno te l’aspetti, proprio mentre stai per perdere le speranze. Ma, in fondo, non è così che funziona settembre? Un mese di caos, di imprevisti, ma anche di nuove avventure.
Mentre attendiamo che il Ministero dell'Istruzione chiarisca la situazione, una cosa è certa: essere pronti a rispondere, che sia a un interpello o a una MAD, è più importante che mai.