Ogni anno, con l'assegnazione delle supplenze, i docenti si trovano a fare i calcoli per capire se riusciranno a ottenere il massimo punteggio possibile (12 punti) e, al contempo, a maturare l'annualità di servizio, fondamentale per il percorso professionale. Ma qual è la differenza tra il raggiungimento dei 12 punti e l'annualità di servizio? Ecco una guida completa per fare chiarezza.
Per calcolare quanti punti si ottengono in base ai giorni di supplenza, si utilizza il seguente schema:
I 12 punti possono essere conseguiti anche se si presta servizio continuativamente dal 1° febbraio fino al termine degli scrutini o delle attività educative (per la scuola dell’infanzia). Questo schema permette ai docenti di monitorare costantemente il proprio punteggio e pianificare al meglio il proprio percorso per raggiungere l’obiettivo massimo dell’anno scolastico.
L'annualità di servizio è un requisito importante per diversi motivi: contribuisce ai fini della ricostruzione della carriera, consente di evitare la preselettiva per l’accesso al TFA sostegno, ed è necessario per partecipare a molti concorsi pubblici. Tuttavia, per ottenere l’annualità di servizio, non sono sufficienti solo 166 giorni, ma è necessario arrivare a 180 giorni, anche non continuativi, di servizio.
Anche per l'annualità di servizio vale la regola del servizio ininterrotto dal 1° febbraio fino al termine degli scrutini, che permette di ottenere i 180 giorni richiesti.
Il traguardo di 166 giorni consente di raggiungere il massimo punteggio annuale (12 punti), mentre per l’annualità di servizio è necessario raggiungere 180 giorni. Pertanto, sebbene i due traguardi siano strettamente collegati, è importante distinguere tra loro: il conteggio dei punti è essenziale per migliorare la propria posizione nelle graduatorie, mentre l'annualità di servizio ha un impatto più ampio sulla carriera.
Per i docenti precari, raggiungere i 180 giorni è fondamentale non solo per ottenere i 12 punti, ma anche per garantire una carriera più solida. Avere un'annualità di servizio completata offre infatti vantaggi che vanno ben oltre il semplice punteggio, come l’accesso facilitato a concorsi e percorsi di specializzazione.
Sapere come funzionano i calcoli per i punteggi e l’annualità di servizio aiuta i docenti a monitorare meglio la propria situazione professionale, con l’obiettivo di raggiungere il massimo punteggio e soddisfare i requisiti per l’annualità. Per i supplenti, ottenere 12 punti e maturare l’annualità di servizio rappresenta una tappa importante nel percorso verso la stabilizzazione e la crescita professionale.