Le regole per le supplenze 2024: completamento orario e interpelli

supplenze 2024

Il sistema delle supplenze per i docenti nel 2024 è regolato da norme complesse che richiedono un’attenta analisi per comprendere le opportunità di completamento orario, le limitazioni legate agli interpelli e i vincoli normativi. Tra incarichi parziali da graduatorie di istituto, completamenti tramite interpelli e cattedre assegnate da GPS, il quadro normativo offre chiarimenti che è fondamentale conoscere per sfruttare al meglio le possibilità di supplenza.


Completamento orario per i docenti della scuola secondaria

L’OM n. 88/2016 stabilisce che i docenti della scuola secondaria possono completare l’orario di cattedra, sia cumulando ore della stessa classe di concorso, sia accettando ore da classi di concorso diverse, anche in scuole di primo e secondo grado. Tuttavia, esistono due limiti che regolano il completamento orario:

  1. Numero massimo di sedi e comuni: Non è consentito avere supplenze in più di tre sedi scolastiche e in più di due comuni. Deve essere inoltre rispettato il principio della raggiungibilità tra le sedi.
  2. Limite delle 18 ore settimanali: Il completamento non può superare l’orario obbligatorio dei docenti di ruolo, fissato a 18 ore settimanali.

Queste disposizioni sono pensate per garantire l’organizzazione delle attività scolastiche senza creare situazioni di difficile gestione per i docenti e le scuole coinvolte.


Completamento orario e tipologia di incarico

Quando un docente riceve un incarico parziale da GPS, ad esempio una cattedra da 10 ore settimanali, può completare l’orario con ulteriori ore derivanti da supplenze brevi. La normativa, regolata dall’OM n. 88/2024, consente infatti il completamento dell’orario con incarichi temporanei, a patto che sul sistema informativo del Ministero dell’Istruzione (SIDI) non vi siano alert che indichino la mancanza di diritto al completamento.

Questa flessibilità consente ai docenti di integrare incarichi parziali, sia con supplenze annuali che con supplenze temporanee, purché non si superino i limiti previsti per il completamento orario.


Interpelli scolastici e regole per l’accettazione

Gli interpelli rappresentano una novità importante per la gestione delle supplenze, in particolare per coprire posti rimasti vacanti dopo l’esaurimento delle graduatorie. Tuttavia, i docenti destinatari di un incarico da interpello devono rispettare alcune limitazioni specifiche.

L’OM n. 88/2024 chiarisce che chi ha già accettato un contratto a tempo determinato da GaE, GPS o graduatoria di istituto non può partecipare a ulteriori interpelli per cambiare supplenza. Questo divieto mira a evitare un “mercato libero” delle supplenze e garantire che i posti vacanti siano assegnati a docenti privi di incarico.

Tuttavia, il completamento orario tramite interpello è possibile, anche accettando incarichi da un secondo interpello, purché:

  • Le ore disponibili siano cumulabili senza superare i limiti delle 18 ore settimanali.
  • Non vi siano vincoli legati alla raggiungibilità o al numero di sedi.

Riferimenti normativi chiave

Le principali disposizioni normative per la gestione delle supplenze nel 2024 sono contenute nell’OM n. 88/2024, che prevede:

  • Art. 12, commi 12-13: Regole per il completamento di orario da incarichi conferiti da GaE o GPS.
  • Art. 13, commi 20-21: Norme per il completamento di orario con supplenze temporanee conferite da graduatorie di istituto.
  • Art. 13, comma 23: Limitazioni per i contratti conferiti da interpello.

Conclusioni

Il 2024 offre ai docenti numerose possibilità di supplenza, ma è fondamentale conoscere la normativa per evitare errori e sfruttare al meglio le opportunità. Completare l’orario tra classi di concorso diverse, accettare incarichi da interpelli e rispettare i limiti sulle ore e le sedi sono aspetti centrali per costruire una carriera scolastica solida e conforme alle regole.


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