Ritorna l'educazione civica come materia obbligatoria, sia nella scuola primaria che in quella secondaria.
La Camera l'ha infatti approvata a maggio scorso con 451 voti favorevoli e 3 astenuti.
Tuttavia non ci sono classi di concorso specifiche per questo insegnamento, tranne una che è idonea, vediamo perché.
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È possibile insegnare educazione civica tramite l'invio della mad online? Non ci sono indicazioni specifiche riguardo questo argomento, ma si consiglia comunque, per i laureati in giurisprudenza o abilitati per la classe di concorso A-46, di inviare la mad online per aumentare la possibilità di essere contattati anche per l'insegnamento di questa materia.
L'insegnamento dell'educazione civica sarà affidato a docenti della classe, anche in contitolarità, e anche a docenti abilitati nell'insegnamento delle discipline giuridiche ed economiche. Si parla quindi della classe di concorso A-46. Chi vuole insegnare educazione civica dunque dovrà avere le stesse caratteristiche richieste per la classe di concorso A-46.
Ricordiamo per per essere abilitati alla classe A-46 non basta avere la laurea in giurisprudenza, ma servono altri crediti da integrare, che si trovano nella tabella delle classi di concorso.
Ci sarà anche la figura del coordinatore, che in ogni classe dovrà formulare la proposta di voti in decimi che sarà attribuita a ogni studente.
Le ore di studio annuali previste sono almeno 33, quindi un'ora a settimana, e la materia deve sviluppare “la conoscenza e la comprensione delle strutture e dei profili sociali, economici, giuridici, civici e ambientali della società. Iniziative di sensibilizzazione alla cittadinanza responsabile sono avviate dalla scuola d'infanzia".
Le materie che si andranno a insegnare sono:
Costituzione italiana;
instituzioni dell'Unione Europea;
storia della bandiera e dell'inno nazionale;
Agenda 2030 per lo sviluppo sostenibile;
educazione alla cittadinanza digitale;
elementi fondamentali di diritto, con particolare riferimento al diritto del lavoro;
educazione ambientale, sviluppo eco-sostenibile e tutela del patrimonio ambientale, delle identità, delle produzioni e delle eccellenze territoriali e agroalimentari;
educazione alla legalità;
educazione al rispetto e alla valorizzazione del patrimonio culturale e dei beni pubblici comuni.