Spesso gli insegnanti si chiedono come sta cambiando la scuola. In realtà per rispondere a questo cruciale interrogativo è sufficiente seguire le ultime dichiarazioni del Ministro Fedeli. In prima istanza possiamo affermare che i pilastri su cui ricade la maggiore attenzione da parte della Fedeli e del suo dicastero sono: il digitale, la sicurezza e l’alternanza scuola-lavoro. Questi sono i settori in cui si investirà di più.
Ecco in sintesi il programma per capire come la scuola sta cambiando:
Si sta quindi seguendo la riforma sulla Buona Scuola, approvata il 13 luglio 2015. Infatti, il Ministro Fedeli, durante un convegno a Catanzaro ha dichiarato: ‘La scuola italiana sta cambiando e lo sta facendo grazie alla Buona Scuola. Questo cambiamento sta avvenendo attuando le parti migliori e qualificanti della riforma’.
Il ministro ha, inoltre, sottolineato che la qualità della scuola dipende dai suoi docenti. In tal senso, facendo un chiaro riferimento al compenso economico del docente, fermo ormai da sette anni, ha dichiarato che: ‘Bisogna dare maggiore valore, anche riconoscendo loro un maggior valore economico, a tutte le figure che orbitano intorno e dentro la scuola. Non è pensabile realizzare nessun obiettivo se non si parte da questo’.
Lo sblocco dei contratti è previsto entro la fine dell’anno, attendendo ora l’iter previsto per il decreto Madia, che si trova ora all’attenzione delle Commissioni parlamentari. In ogni caso, secondo accordi sindacali intercorsi il 30 novembre, è previsto un aumento medio di 85 euro, declinati sulle diverse professionalità.
Infine, con la Buona Scuola sicuramente il ruolo del Dirigente Scolastico è cambiato, acquisendo maggiori poteri, tanto che per ironizzare si è parlato di presidi sceriffo. Tra gli elementi più contestati relativi ai poteri affidati al DS, sicuramente la chiamata diretta. Su questo aspetto il Ministro ritiene opportuno realizzare uno strumento più trasparante ed efficace. Staremo a vedere.