Concorsi scuola in ritardo, si prospetta una situazione di vero caos per la scuola italiana.
Ci potrebbero essere infatti dal prossimo anno scolastico almeno 250mila supplenti in più, sommati ai 40mila che già stanno sostituendo i prof a scuola per periodi più corti di assenza, e 185mila quelli che hanno cattedre annuali, per diverse classi di concorso.
Nei prossimi 10 anni inoltre, grazie ai pre-pensionamenti della quota 100, lascerà delle cattedre vuote oltre il 50% degli insegnanti.
Il concorso ordinario per scuola secondaria, e anche quello straordinario, avrebbero dovuto formare in breve tempo circa 50mila insegnanti, insegnanti che ancora quindi non hanno nemmeno fatto domanda di partecipazione, perché non è ancora uscito il bando di nessuno dei due concorsi.
I bandi sarebbero dovuti uscire già a fine dello scorso anno, ma le dimissioni dell'ormai ex Ministro Fioramonti, e lo spacchettamento del Ministero dell'Istruzione ha di nuovo rallentato i tempi.
“Serve un Piano Marshall per la scuola – sostiene Maddalena Gissi, leader della Cisl Scuola - la rivisitazione di un modello di reclutamento strutturale è urgente”.
Gissi, con i segretari di Flc Cgil e Uil Scuola, Francesco Sinopoli e Pino Turi, chiede dunque un confronto con il Miur sui contenuti del concorso straordinario, così come prevedevano gli impegni presi. “Vogliamo che il testo sia presentato alle organizzazioni sindacali per il confronto e per le modifiche che si devono eventualmente apporre”, spiegano i sindacalisti.
Dovrebbero esserci dei tempi strettissimi per far sì che si portino in cattedra almeno 25mila nuovi docenti dal primo settembre: entro la metà di febbraio si dovrebbero presentare le candidature, e le prove andrebbero svolte entro l'inizio dell'estate. Il concorso ordinario prevede invece tempi lunghissimi di svolgimento, non meno di 2-3 anni tra creazione delle commissioni, svolgimento delle prove scritte e orali, correzioni, ricorsi e incarico ai vincitori.
Dovrebbe inoltre essere imminente la pubblicazione del bando per il concorso Infanzia e Primaria: l'11 giugno scorso il Consiglio dei Ministri autorizzava l'avvio delle procedure per il reclutamento di 16.959 posti di maestri, di cui 10.624 per l'anno scolastico 2020/2021 e 6.335 per l'anno scolastico 2021/2022.
Al momento sembra comunque improbabile, se non impossibile, che al prossimo settembre possano esserci le nomine dei vincitori. Da far partire è infine anche il concorso per gli insegnanti di religione, che è stato previsto dal Decreto Scuola diventato legge, ma la cui attuazione è ancora in via di definizione.