La riforma per il reclutamento dei docenti è arrivata in porto. E sarà rivoluzione pure per il personale ITP, gli insegnanti tecnico-pratici che svolgono il loro lavoro nei laboratori degli istituti secondari ad indirizzo professionale.
Nella fase transitoria per questa classe di concorso basterà ancora il diploma, unito ai CFU, per accedere alle selezioni. Dal 2025 però la riforma entrerà a regime e per gli ITP serviranno laurea e abilitazione.
Al diploma, fino al 31 dicembre 2024, andrà però aggiunta una parte di crediti formativi universitari o accademici che il Ministero ha fissato in 30 CFU. Una parte di questa “formazione iniziale” dovrà derivare da un tirocinio diretto.
Questa è invece la parte del decreto che stabilirà le regole dal 2025: “costituisce requisito per la partecipazione al concorso relativamente ai posti di insegnante tecnico-pratico, il possesso della laurea, oppure del diploma dell’alta formazione artistica, musicale e coreutica di I livello, oppure titolo equipollente o equiparato, coerente con le classi di concorso vigenti alla data di indizione del concorso, e dell’abilitazione specifica sulla classe di concorso”.