La drastica decisione che si temeva è arrivata: il governo Conte ha deciso di chiudere le scuole e università di tutta Italia fino al 15 marzo.
L'annuncio ufficiale arriverà però dopo il via libera del Comitato Scientifico. Lo scopo è quello di rallentare i contagi anche in Sud Italia, e dare modo agli ospedali di predisporre sufficienti posti letto in terapia intensiva.
Come riportato dal quotidiano "La Repubblica", "il governo, per la decisione di chiudere scuole e università che scatterà da domani, si è affidato al parere della commissione scientifica che già ieri aveva consigliato la chiusura per un mese degli eventi sportivi in tutto il Paese. E a quello del ministero della Salute di Roberto Speranza, che non aveva fatto mistero di essere favorevole alla chiusura. La decisioni ha avuto immediate reazioni politiche, a cominciare dal leader della Lega.
"È urgente - ha commentato Matteo Salvini - stanziare aiuti economici per i genitori che lavorano e che con le scuole chiuse hanno problemi con i figli a casa". Esulta il presidente della Regione Lombardia, Attilio Fontana: "Confermata la nostra linea".
Il premier Giuseppe Conte incontrerà le parti sociali nel pomeriggio a Palazzo Chigi.
In base agli ultimi dati dell'università Johns Hopkins, ci sono oltre 92mila casi globali (93.455), con infezioni in oltre 70 Paesi e territori, 50.700 le persone guarite. Le zone "rosse" continuano a essere: Italia, Iran, Giappone, Corea del Sud e Cina.
Quella intrapresa dal governo è una scelta necessaria per contenere la diffusione del virus, ma avrà senza dubbio un grosso impatto sull'economia, sulla vita sociale e sulla didattica. A questo proposito, sarà la ministra Azzolina a predisporre misure utili, come la didattica online, per non far perdere l'anno scolastico agli studenti italiani.