La Lega ha presentato ufficialmente in Senato la mozione di sfiducia al premier Giuseppe Conte, e ora si attende la convocazione alle Camere.
La presidente Casellati ha convocato i capigruppo per riunire l'assemblea.
Se si aprirà formalmente la crisi di governo, per la scuola ci saranno gravi conseguenze, ovvero il rinvio di tutti i concorsi, sia quello a cattedra che quello per i precari.
Lo scorso 7 agosto era stato approvato il decreto legge sui PAS, i Percorsi Abilitanti Speciali per i precari con tre anni di servizio.
Si era detto che sarebbe stato pubblicato il decreto “salvo intese” il prossimo 28 agosto, ma a questo punto difficilmente si vedrà la pubblicazione.
Il Movimento 5 Stelle voleva cambiare più di una parte del testo, e quindi è molto probabile che l'iter si blocchi e che non si riesca a salvare.
Il concorso straordinario avrebbe dovuto far accedere almeno 24mila prof alle graduatorie, ma tutto molto probabilmente si fermerà.
Anche il Concorso Scuola, che Bussetti ha già rinviato più volte, rischia di essere rimandato ancora. Molto improbabile infatti che durante la crisi di governo il Ministero dell'Istruzione avvii delle procedure concorsuali, tantomeno durante le probabili elezioni.
Il Ministero dell'Economia e delle Finanze ha autorizzato 53mila assunzioni, sia per prof che per presidi, e su quelle non ci sono problemi, a parte il fatto che Bussetti ne aveva chieste 5mila in più.
La difficoltà, per le scuole, sarà quella di trovare abbastanza insegnanti abilitati e adatti per le cattedre da coprire.
I primi dati di questi giorni infatti disegnano già un quadro allarmante della situazione, con cattedre vuote in Veneto, Lombardia e Piemonte.
La Lega voleva ridurre il peso delle prove di terza media e della maturità, ma ora tutto si ferma ed è rimandato al prossimo esecutivo.