Il Ministero dell'Istruzione ha pubblicato le linee guida per far fronte ai Disturbi Specifici dell'Apprendimento (DSA) a scuola.
È nel 2010 infatti che sono stati riconosciuti alcuni disturbi come la disgrafia, la dislessia, la disortografia, e la discalculia, che fanno tutti parte dei Disturbi Specifici di Apprendimento (DSA).
Le scuole si devono quindi di preoccupare di integrare gli studenti con DSA nel miglior modo possibile e far sì che il loro apprendimento avvenga nel migliore dei modi.
Il tipo di didattica deve essere incentrato su un approccio individuale e personale per ogni singolo studente, sull'adeguato utilizzo di strumenti di aiuto (tablet, Lim) e su forme di verifica più adeguate alle proprie problematiche. Per avere un approccio didattico corretto è fondamentale frequentare degli appositi corsi di formazione, come il master DSA sui Disturbi Specifici d'Apprendimento.
I contenuti delle prove devono essere semplificati, e l'alunno deve avere a disposizione più tempo per svolgere la prova. Il tempo in più sarà calcolato in base al grado di difficoltà che dimostra l'allievo. Se non si hanno elementi per stabilire ciò, dare il 30% in più può essere la soluzione ideale.
La scuola deve fare in modo di favorire la comprensione dei testi, tramite varie strategie:
La lettura si potrebbe poi trasformare in ascolto, ad esempio:
Per aiutare l'alunno ad apprendere in modo migliore la matematica, possono essere utili le seguenti strategie:
Il master DSA fornisce gli strumenti più efficaci e le migliori strategie per elaborare una didattica adatta agli alunni con disturbi DSA.
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