Combattere la povertà educativa e l’esclusione sociale, nelle zone dell'appennino parmense, tramite un nuovo modo di pensare le scuole per l'infanzia.
È l’idea alla base del progetto “Essere all’Altezza” che, sostenuto da nove comuni, dalla Fondazione Cariparma e dalla Cooperativa sociale Proges, avrà a disposizione 970 mila euro di finanziamenti.
I comuni coinvolti sono tutti situati in zone montuose o ai loro piedi. Si tratta di Tizzano Val Parma, Corniglio, Neviano degli Arduini, Lesignan, Bedonia, Borgo Val di Taro, Varano Melegari, Medesano, Fornovo.
Il progetto si concentrerà in particolare sui servizi per l’infanzia da 0 a 3 anni, dunque sugli asili nido.
Saranno potenziati nove diversi asili, uno per comune, colpiti dallo svantaggio di una collocazione montana o pedemontana, che negli ultimi anni hanno visto costantemente scendere il livello degli iscritti.
Si cercheranno di proporre servizi flessibili in grado di rispondere alle esigenze delle famiglie, come prolungamenti degli orari quando necessario, eventi e laboratori anche durante il periodo estivo, servizi di trasporto efficienti per le famiglie impossibilitate a raggiungere quotidianamente le strutture.
L’obiettivo è intercettare almeno 125 nuovi bambini che attualmente non frequentano alcun servizio educativo, rafforzando anche il dialogo scuola-famiglia.
“Ci auguriamo che modello che definiremo potrà essere replicato da altri su altri territori" ha detto Michela Bolondi, presidente di Proges.
“Accompagnare i primi 1.000 giorni di un bambino vuol dire stare accanto alle famiglie e ai cittadini, e le amministrazioni hanno il dovere di farlo – ha aggiunto Deborah Corsaro, vicesindaco di Medesano - Dove c'è un servizio educativo c'è la possibilità di rimanere nel territorio. Ciò è vitale in particolare per i Comuni montani a rischio di spopolamento. Le nostre famiglie hanno il diritto di poter scegliere dove vivere."