In diversi stati dell'Europa del Nord le scuole hanno già riaperto, e in Germania accadrà tra poco, quando gli studenti dovranno svolgere la maturità il 27 aprile, seguiti dai più piccoli il 4 maggio, a seguire la Francia l'11 maggio.
In Italia è ormai confermato che l'apertura sarà a settembre. L’unica eccezione, a giugno inoltrato, potrebbe essere rappresentata dai 500mila maturandi che potrebbero avere la possibilità di fare l'esame orale in presenza.
Ecco 10 aspetti da conoscere riguardo la riapertura delle scuole a settembre.
La decisione ufficiale ancora non c’è. Ma sia gli scienziati sia la ministra Lucia Azzolina affermano che le lezioni in presenza ricominceranno solo a settembre con il nuovo anno scolastico 2020/21.
A settembre andranno prima a scuola gli studenti che hanno accumulato uno o più debiti formativi durante le lezioni in presenza oppure in questi mesi di didattica a distanza. Nel decreto scuola veniva indicata la data del 1° settembre come inizio delle attività di recupero ma il calendario è regionale e dunque va concordato con i governatori.
La ministra Azzolina vorrebbe evitare l’uso delle mascherine in classe e il ricorso ai doppi turni. Si punterà quindi sul distanziamento tra gli studenti e probabilmente sull’alternanza tra lezioni in presenza e didattica a distanza in sottogruppi delle singole classi.
Non ci sarà alcun 6 politico. Tutti gli alunni passeranno alla classe successiva ma con i voti che hanno avuto. In pagella continueranno a esserci le insufficienze, ma poi si avrà a disposizione tutto l’anno scolastico 2020/21 per recuperare.
Le lezioni a distanza sostituiscono a tutti gli effetti la didattica in classe. Per i professori sono ore di servizio, per i ragazzi un modo di portare a termine i programmi ed essere valutati. Accumulare insufficienze adesso può però pregiudicare il giudizio del prossimo anno. Soprattutto, per chi farà la maturità nel 2020/21, perché rischia di abbassare il credito scolastico di partenza, che si basa sui risultati in terza, quarta e quinta superiore.
Sia all’esame di terza media che a quello di maturità verranno ammessi tutti gli 1,1 milioni di studenti interessati (ma i privatisti dovranno comunque sostenere un esame preliminare). L’esame andrà comunque superato altrimenti si rischia la bocciatura.
La decisione verrà esplicitata in un’ordinanza della ministra Lucia Azzolina ma consisterà in una semplice “tesina” scritta dello studente su cui la commissione esprimerà il giudizio finale.
Ci sarà solo l’orale che durerà circa un’ora e spazierà su tutte le materie. Per i privatisti sia l’esame preliminare sia la maturità si svolgeranno invece a settembre.Il ministero sta lavorando per farlo svolgere in classe a partire dal 17 giugno e non online.
I sei componenti della commissione, in via eccezionale, saranno tutti interni. Unico esterno sarà il presidente.
Sarà sempre in centesimi. In una condizione normale il curriculum scolastico degli ultimi tre anni poteva valere fino a 40 punti e l’intero esame gli altri 60. Se si volesse lasciare intatta questa ripartizione ad attribuire tutti e 60 punti sarebbe il colloquio. Ma la scelta finale anche qui è affidata all’ordinanza della ministra Azzolina che dovrà anche individuare i criteri per la lode.