Settembre 2024 ha visto il ritorno sui banchi per milioni di studenti italiani, ma quest'anno scolastico si è aperto con una miscela di novità, sfide organizzative e un generale senso di ritorno alla normalità, dopo anni turbolenti segnati dalla pandemia e da continui cambiamenti nella gestione scolastica.
Uno dei temi principali di questo inizio di anno scolastico è l'introduzione di nuove tecnologie e metodi didattici. Molte scuole hanno adottato piattaforme digitali aggiornate per migliorare la gestione delle lezioni e delle attività extracurricolari. Grazie ai fondi del PNRR (Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza), molte classi hanno potuto beneficiare di nuovi dispositivi tecnologici, come tablet e lavagne interattive, favorendo così un approccio più interattivo e innovativo all'insegnamento.
In alcune scuole, è stato avviato un programma pilota per il potenziamento delle STEM (scienze, tecnologia, ingegneria e matematica), con laboratori sperimentali per gli studenti più giovani e progetti interdisciplinari per le scuole superiori. La digitalizzazione, quindi, sta diventando sempre più centrale nell’offerta formativa italiana.
L'inizio dell'anno scolastico non è stato però privo di difficoltà. Le supplenze sono state ancora una volta un tema caldo. Nonostante l’impegno del Ministero dell’Istruzione e l’uso delle Graduatorie Provinciali per le Supplenze (GPS), molte cattedre sono rimaste vacanti. Le scuole si sono trovate a dover affrontare una carenza di personale in alcune regioni, in particolare nelle discipline tecniche e scientifiche, nonché nelle aree di sostegno.
La nuova procedura degli interpelli, introdotta per coprire i posti vacanti in maniera più rapida e trasparente, ha dato una mano, ma le difficoltà logistiche e burocratiche legate alla pubblicazione e gestione degli interpelli hanno creato qualche ritardo nelle assegnazioni, lasciando temporaneamente scoperte alcune cattedre.
Un elemento positivo di questo avvio è stata la percezione di un ritorno alla normalità. Le mascherine, distanziamenti e misure rigide adottate durante la pandemia sono ormai un ricordo, e nelle aule si respira un’aria più serena e collaborativa. Tuttavia, molte scuole hanno mantenuto alcune delle misure igienico-sanitarie, come la disponibilità di gel disinfettante e una gestione oculata degli spazi comuni, per prevenire possibili futuri problemi.
Molti studenti, intervistati durante i primi giorni di scuola, si sono detti felici di ritrovare i propri compagni e insegnanti in un ambiente più rilassato e accogliente. Tuttavia, non mancano preoccupazioni. I ragazzi dell'ultimo anno delle superiori guardano con ansia all'esame di maturità 2025, che potrebbe includere novità nelle prove e nelle modalità di valutazione.
Dal lato degli insegnanti, c'è un misto di entusiasmo e apprensione. Se da un lato si apprezza l’introduzione di nuovi strumenti digitali e metodologie didattiche più dinamiche, dall’altro si sollevano dubbi sulle risorse a disposizione per affrontare l'anno scolastico in modo efficiente, specialmente nelle scuole con carenze di personale.
L’anno scolastico 2024 è iniziato tra sfide, opportunità e un desiderio collettivo di stabilità e crescita. Le nuove tecnologie e il ritorno a una maggiore serenità nelle scuole rappresentano punti di forza, ma restano aperti alcuni nodi da risolvere, soprattutto per quanto riguarda il reclutamento del personale e la gestione delle supplenze. Tuttavia, la determinazione di studenti, docenti e dirigenti scolastici sembra indicare che anche questo anno scolastico sarà vissuto con impegno e spirito di adattamento.