Gli interpelli scolastici sono uno strumento sempre più utilizzato per coprire le supplenze nel contesto del sistema educativo italiano. Da quest'anno scolastico, quando le Graduatorie Provinciali per le Supplenze (GPS) o le graduatorie d'istituto risultano esaurite, le scuole ricorrono a questa modalità di selezione per trovare insegnanti idonei. Tuttavia, non tutti i docenti hanno la stessa priorità, e le scuole utilizzano criteri ben definiti per selezionare chi può accedere agli incarichi. Scopriamo quali sono i fattori chiave e le priorità per ottenere una supplenza tramite interpello.
Il primo criterio di scelta, sancito dall'Ordinanza Ministeriale n. 88/2024, è chiaro: la priorità spetta ai docenti abilitati e specializzati, in particolare per i posti di sostegno. Questo garantisce che gli insegnanti con la formazione necessaria siano chiamati per primi, migliorando la qualità del supporto didattico.
Quando i docenti abilitati non sono disponibili, le scuole si basano su requisiti più ampi. Per i posti nell’infanzia e nella primaria, le scuole tendono a preferire docenti con i seguenti titoli:
Per la scuola secondaria, le priorità includono:
In molti casi, a parità di titoli, la precedenza viene data ai docenti con esperienza pregressa nella stessa tipologia di cattedra o, meglio ancora, nello stesso istituto. Alcune scuole includono tra i criteri di selezione l’acquisizione di 24 CFU, un requisito previsto per chi si candida all'insegnamento. Quando i titoli e l'esperienza sono equivalenti, il fattore decisivo può essere l’età anagrafica, con precedenza al candidato più giovane, in conformità alla Legge n. 127/1997.
Un altro criterio comunemente adottato dalle scuole riguarda la vicinanza geografica alla sede di servizio. Questo fattore è particolarmente importante per garantire che i docenti possano prendere servizio in tempi rapidi. Le scuole spesso assegnano un punteggio in base alla residenza o al domicilio del candidato:
La disponibilità a prendere servizio entro poche ore dall'assegnazione è un altro criterio importante. Spesso, le scuole premiano con punteggi maggiori chi garantisce un’inizio rapido:
Gli interpelli scuola 2024/25 rappresentano una modalità sempre più utilizzata per assegnare supplenze, soprattutto quando le graduatorie non riescono a coprire tutti i posti vacanti. Le scuole seguono criteri precisi per selezionare i docenti, privilegiando chi possiede abilitazioni, specializzazioni e titoli affini. Tuttavia, la vicinanza alla sede di servizio e la rapidità nella presa di servizio possono fare la differenza. Per chi è alla ricerca di una supplenza, rispondere prontamente agli interpelli e possedere titoli aggiuntivi può aumentare notevolmente le possibilità di ottenere un incarico.