L’anno scolastico 2022-23 iniziato nelle scorse settimane vedrà una larga parte degli incarichi assegnata con contratti a tempo determinato. I principali sindacati scolastici, nei giorni di inizio della scuola, avevano infatti calcolato 220.000 cattedre ancora da assegnare tramite supplenze.
Queste assegnazioni passano principalmente dalle GPS (Graduatorie Provinciali per le Supplenze) e, dopo una lenta partenza per le note problematiche in fase di compilazione, si stanno ultimando solamente in questi giorni.
Quando non troveranno disponibilità immediata dalle graduatorie provinciali, gli istituti sceglieranno i propri docenti dalle graduatorie di istituto e dalle domande di Messa a Disposizione.
Uno dei dubbi che ricorrono tra gli aspiranti docenti è se sia possibile inviare la MAD anche da iscritti nelle graduatorie GPS, soprattutto ora che in tanti stanno scoprendo di non aver ricevuto alcun incarico.
Il Miur, ad oggi, ha pubblicato a riguardo un’ordinanza che fornisce le linee guida per la selezione dei supplenti da Messa a Disposizione e sulle regole d’invio alle scuole.
Quest’ordinanza, come interpretata dal sindacato Snals, limita l’invio della MAD solamente a chi non è inserito in GPS.
Si tratta però di un’indicazione che non specifica alcuna sanzione né nei confronti della scuola né nei confronti del docente (o personale ATA) che non segua tale prassi. Importante resta però mettere il dirigente scolastico al corrente della propria situazione in graduatoria, senza omettere o fare dichiarazioni false.
Lo stesso discorso vale per l’invio della MAD su più province.
La logica dell’indicazione del Ministero dell’Istruzione sta nel voler limitare situazioni di disagio per scuole e docenti nel periodo di assegnazione degli incarichi.
Non tutte le province terminano le selezioni da GPS nello stesso momento, c'è quindi il rischio che un docente in GPS su una provincia sia prima convocato tramite MAD altrove per poi ricevere il proprio incarico da GPS.
L'invio della MAD su singola provincia invece vuole limitare l'invio solo a quei docenti estremamente interessati a tali scuole, evitando chiamate da parte di più istituti su diverse province.
Per questi motivi, e per la cronica assenza di docenti su alcune materie, al termine delle convocazioni da GPS, l’ordinanza contenente le limitazioni all’invio delle MAD è stata negli ultimi anni sempre revocata in un secondo momento.