È arrivato il parere del Cspi, il Consiglio Superiore della Pubblica Istruzione, in merito agli esami di maturità. Parere, ricordiamo, che è obbligatorio ma non vincolante.
Il Cspi, in merito agli esami di maturità che si dovranno affrontare prossimamente, chiede al Miur di togliere, per quest'anno, i voti agli alunni delle scuole elementari e di sostituirli con giudizi più rappresentativi della nuova situazione scolastica che si è venuta a creare.
Il Cspi racocmanda quindi un esame di maturità realizzato con un protocollo di sicurezza nazionale "stringente, dettagliato e prescrittivo a garanzia della salute di tutto il personale coinvolto", altrimenti meglio affidarsi, come già si fa con l'esame di Terza media, a un colloquio in remoto.
Sulla scuola elementare, "tenuto conto che la situazione emergenziale ha particolarmente penalizzato l'apprendimento degli alunni più piccoli, per i quali l'interazione in presenza con i docenti costituisce un elemento determinante nei processi di apprendimento, in misura maggiore rispetto agli altri gradi di scuola", il Consiglio superiore della Pubblica istruzione ha chiesto che la valutazione finale sia espressa attraverso un giudizio riportato nel documento previsto e non attraverso la votazione espressa in decimi.
Il Cspi ha espresso perplessità sulla legittimità costituzionale della sostituzione dell'esame di Stato conclusivo di Terza media con gli scrutini del consiglio di classe. Inoltre per la prima volta si attribuirà un valore alla tesina rispetto alla valutazione finale, "fino a un valore in decimali al 20 per cento".