Il diritto allo studio è una risorsa preziosa per il personale scolastico, offrendo permessi retribuiti fino a 150 ore annue per la frequenza di corsi e tirocini. Per l’anno solare 2025, il termine ultimo per la presentazione della domanda è il 15 novembre 2024, anche se alcuni Uffici Scolastici Regionali (USR) potrebbero anticipare la scadenza. È fondamentale consultare il sito del proprio USR per dettagli specifici e per reperire i moduli di domanda.
Possono presentare domanda:
I beneficiari possono essere sia assunti a tempo indeterminato, sia con contratto a tempo determinato, annuale o fino al termine delle attività didattiche. Per chi ha un contratto part-time, le ore di permesso sono proporzionali all’orario di lavoro.
I permessi possono essere richiesti per la frequenza di:
I permessi valgono anche per corsi online, purché il richiedente possa fornire certificati di frequenza e documentazione attestante la partecipazione attiva durante l’orario di lavoro.
Il personale scolastico deve presentare la domanda alla segreteria della scuola in cui è in servizio. La scuola inoltrerà quindi la domanda all’Ufficio Scolastico Provinciale (USP). Chi lavora in più scuole dovrà presentare la domanda alla scuola che gestisce la propria situazione amministrativa e solo per conoscenza alle altre.
È possibile, in alcuni casi, presentare la domanda con riserva se si è in attesa dell’attivazione di un corso.
In ogni provincia, il contingente dei beneficiari non può superare il 3% del personale in servizio all’inizio dell’anno scolastico. Gli USP pubblicano il numero massimo di permessi entro il 15 ottobre. Se alcuni posti non vengono coperti, questi possono essere redistribuiti ad altri ordini di scuola.
I permessi possono essere utilizzati:
È possibile utilizzare i permessi anche per corsi da frequentare fuori sede. Tuttavia, i giorni interi di permesso non valgono ai fini del computo dell’anno di prova, mentre quelli orari sì.
La normativa di riferimento comprende il D.P.R. n. 275/99, che conferisce ai Dirigenti Scolastici la responsabilità di verificare i requisiti per la concessione dei permessi. Le modalità di utilizzo possono variare in base ai Contratti Collettivi Regionali, che regolano aspetti come l'uso settimanale dei permessi e le attività ammissibili, inclusi i tirocini obbligatori e le preparazioni per esami.
La circolare n. 12/11 della Funzione Pubblica chiarisce che i permessi non possono essere utilizzati per attività di studio preparatorie, ma solo per lezioni ed esami. Inoltre, per i corsi online è necessario documentare l’avvenuto collegamento e la partecipazione effettiva.
Il diritto allo studio permette al personale scolastico di migliorare le proprie competenze e qualifiche. Per beneficiare di questi permessi, è fondamentale seguire le istruzioni fornite dagli USR e rispettare le scadenze indicate. I docenti e il personale ATA sono invitati a fare riferimento ai contratti regionali per conoscere dettagli specifici sulle modalità di fruizione e a consultare regolarmente gli aggiornamenti degli Uffici Scolastici Provinciali.