Quello che sarà il futuro della scuola italiana lo ha illustrato oggi, al Corriere della Sera, il ministro all’istruzione Patrizio Bianchi. O almeno quelle che saranno le linee guida delle prossime riforme, da chiudersi in tempi brevi per rispettare le scadenze del PNRR, Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza.
Questi i 5 punti da seguire:
Oltre a tutto questo Bianchi ha parlato di quanto sia importante “superare nelle scuole medie la rigida divisione tra discipline”, di cui vi parliamo qua.
E sulla stessa falsa riga si inseriscono i commenti del ministro sull’esame di maturità, appena ufficializzato nei suoi dettagli.
Con una seconda prova di soli 10 punti, si rischia il paradosso di uno studente che raggiunge il massimo del punteggio nonostante un’insufficienza nello scritto d’indirizzo. Questo con il bonus che ogni commissione può riservarsi di concedere.
“L’idea - ha spiegato Bianchi – deve restare quella di una maturità come valutazione dell’intero percorso dello studente”. E che dunque la commissione d’esame ne tenga rispettosamente conto.