Diatribe intercorrono tra governo e sindacati per il rinnovo contratti statali. La situazione è particolarmente complessa, se si è pensa che è stata avanzata la richiesta di scorporare gli argomenti del decreto Madia per quanto possibile. Quindi, l’intento sarebbe quello di non affrontarli tutti insieme.
La richiesta è del 6 aprile ed è volta a velocizzare il confronto. Riunioni e incontri che dovrebbero avere come priorità il rinnovo contratti statali e l’aumento degli stipendi. A seguire: le nuove regole, i premi, i licenziamenti, le nuove assunzioni e le assunzioni nei confronti dei precari.
L’aumento del compenso degli statali è probabilmente l’aspetto più dibattuto dei decreti Madia. Probabilmente il tutto è nato da un fraintendimento o una poca trasparenza e chiarezza da parte del governo.
Il compenso previsto è di 85 euro, ma lordi. Questo significa che molto probabilmente nella tasche degli statali il compenso sarà di circa 35 euro, dopo otto anni di blocco. I sindacati in questo senso sottolineano che gli accordi erano di 85 euro per tutti e non medio e non lordi.
Rino Di Meglio coordinatore nazionale della Gilda Insegnanti ha dichiarato che la scuola sul rinnovo contratti statali 2017 resta il fanalino di coda e dichiara: ‘Chiediamo al governo che i docenti recuperino il potere di acquisto con un aumento di 150 euro al mese’.
I sindacati sul rinnovo contratti statali hanno richiesto un incontro urgente subito dopo le vacanze pasquali, quando quindi dovrebbero riprendere i lavori in Parlamento sui decreti Madia che dovrebbero concludersi a maggio. Anche se sono possibili dei ritardi, vista la situazione.
I sindacati inoltre hanno richiesto la presenza non solo del ministro Madia, ma anche di Padoan