In arrivo altri 80 milioni da risorse PON per l’acquisto di pc e tablet nelle scuole

In arrivo altri 80 milioni da risorse PON per l’acquisto di pc e tablet nelle scuole

Sono in arrivo altri 80 milioni di euro di risorse PON, per l’acquisto di pc, tablet e dispositivi per la connessione internet, dedicati alle scuole del I ciclo, primaria e secondaria di I grado.

Lo ha annunciato la Ministra dell’Istruzione, Lucia Azzolina, spiegando che si tratta di “un nuovo importante investimento del Ministero, con l’obiettivo di arrivare fino all’ultimo dei nostri studenti e garantire a tutti, in questo momento di difficoltà, la possibilità di accedere alla didattica a distanza. Questi 80 milioni – ricorda la Ministra - si aggiungono agli 85 milioni già stanziati nel decreto cosiddetto Cura Italia, 70 dei quali erano destinati proprio all’acquisto di device”.

Che cos'è il PON e come si finanzia

PON è l'acronimo che sta per "Programma Operativo Nazionale" del Ministero dell’Istruzione, in cui sono contenute tutte le priorità strategiche del settore scolastico, pensato per le scuole dell’infanzia e quelle del I e del II ciclo di istruzione di tutto il territorio nazionale. Ha una durata di sette anni, in questo caso dal 2014 al 2020 e ha come titolo “Per la Scuola – competenze e ambienti per l’apprendimento”.

I singoli progetti che fanno parte del PON hanno come obiettivo la creazione di un sistema d’istruzione e di formazione di elevata qualità, efficace ed equo.

Questo è possibile grazie ai Fondi Strutturali Europei, risorse comunitarie aggiuntive rispetto a quelle già stanziate con la Buona Scuola.

Per aderire al bando PON  le scuole hanno tempo fino al 27 aprile 2020

Sarà un bando agile quello attraverso il quale le scuole potranno ricevere risorse immediatamente spendibili.

Per aderire ci sarà tempo dalle ore 10.00del giorno 20 aprile 2020 alle ore 15.00 del giorno 27 aprile 2020. L’elenco delle scuole a cui saranno assegnate le risorse sarà compilato sulla base degli indicatori socio-economici, del tasso di deprivazione territoriale, del livello di disagio negli apprendimenti e del tasso di abbandono scolastico, con l’obiettivo di raggiungere le fasce più deboli della popolazione e quindi i ragazzi che stanno incontrando maggiori difficoltà nello studio a distanza. Superata la fase emergenziale, i dispositivi digitali acquistati dalle scuole potranno essere di supporto alle attività didattiche ordinarie.

Da venerdì scorso il Ministero ha dato il via a un nuovo monitoraggio con lo scopo di raccogliere informazioni sull’andamento della didattica a distanza e, in particolare, di rilevare le necessità attuali di device e connessioni da parte delle fasce più deboli per intervenire tempestivamente dove ci sono carenze e garantire il diritto allo studio.

Guarda il video del MIUR su PON e didattica a distanza


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