Insegnare matematica: ora è più semplice !

di: Alberto Murzia - 20/01/2024

Per insegnare matematica alle Scuole Secondarie di I° e 2° grado non è necessariamente indispensabile possedere un titolo di studio o una Laurea specifica in matematica. Sono diversi infatti i titoli di studio che come sbocco occupazionale prevedono anche l'insegnamento della matematica nelle scuole.

Il decreto ministeriale 20 Novembre 2023 - "Integrazione dei requisiti di accesso alle classi di concorso A-26 Matematica e A-28 Matematica e scienze" è stato finalmente pubblicato in Gazzetta Ufficiale il giorno 16 Gennaio 2024 e revisiona i titoli di accesso alle classi di concorso dell’area STEM A-26 Matematica e A-28 Matematica e Scienze.

Il Decreto ha lo scopo di garantire una maggiore copertura di docenti nelle discipline scientifiche attraverso la modifica e integrazione dei titoli di accesso alle classi di concorso A-26 Matematica e A-28 Matematica e Scienze; classi di concorso per le quali è richiesto un maggiore fabbisogno.

Il provvedimento non è retroattivo e sono fatti salvi i diritti di partecipazione alle procedure concorsuali, ai percorsi abilitanti e ai percorsi di specializzazione sul sostegno, nonché i diritti di accesso alle graduatorie per il conferimento delle supplenze di coloro che, all'entrata in vigore del presente decreto, sono in possesso di titoli di studio validi per l'accesso alle classi di concorso ai sensi del decreto del Presidente della Repubblica 14 febbraio 2016, n. 19, come modificato e integrato dal decreto del Ministro dell'istruzione, dell’università e della ricerca 9 maggio 2017, n. 259.

Contenuto del nuovo decreto

La Tabella A al Decreto MIM 20 Novembre 2023 precisa, per le sole classi di concorso A-26 e A-28, gli insegnamenti a esse relativi e i titoli necessari per l’accesso alle stesse, come chiarisce l’articolo 2 del Decreto.

Requisiti di accesso

Gli esami e i CFU richiesti dal presente provvedimento possono essere conseguiti tramite corsi di laurea (di primo livello, magistrale, specialistica o di vecchio ordinamento) e tramite singoli insegnamenti universitari. Non sono computabili i CFU conseguiti tramite la tesi di laurea.

Ai fini dell'integrazione del piano di studi, per gli esami all'interno dei corsi di laurea secondo il vecchio ordinamento, un' annualità corrisponde a esami di nuovo ordinamento per un totale di 12 CFU, e ciascun esame semestrale corrisponde a esami di nuovo ordinamento per un totale di 6 CFU. Tali esami di nuovo ordinamento devono essere sostenuti negli SSD corrispondenti alle discipline richieste.

Le classi di concorso modificate

Per quanto riguarda la classe di concorso A-28 (Matematica e Scienze), viene incrementato il numero di classi di lauree che possono accedervi, nello specifico laureati in:

Ingegneria civile (LM-23 e LS-28)

Scienze per la conservazione dei Beni Culturali (LM-11)

Conservazione dei beni scientifici e della civiltà industriale in alternativa (LS-11)

Farmacia e farmacia industriale in alternativa (LM-13 e LS-14)

Informatica (LM-18 e LS-23)

Medicina veterinaria (LM-42 e LS-47)

Scienze e tecnologie della chimica industriale (LM-71 e LS-81)

Tecniche e metodi per la società dell'informazione (LM-91)

LM Data - Data Science

LM Sc. Mat - Scienze dei materiali

Per la classe di concorso A-26 (Matematica)  tra i percorsi di laurea aggiunti troviamo:

LS 92 - Statistica per la ricerca sperimentale

LS 100 - Tecniche e metodi per la società dell'informazione

LM 72 - Scienze e tecnologie della navigazione

LM Data - Data Science

LM Sc. Mat - Scienze dei materiali

Da questo link è possibile consultare il decreto pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n.12 del 16-01-2022

Aggiornamento e revisione del portale classidiconcorso.it

Con l'entrata in vigore dei nuovi requisiti di accesso per la classe di concorso A26 e A-28 anche il motore di ricerca classidiconcorso.it ha aggiornato i propri contenuti adeguando le rispettive tabelle

Classidiconcorso.it è il motore di ricerca completamente gratuito e di riferimento per capire quali materie scolastiche è possibile insegnare con i propri titoli di studio. Offre la possibilità di capire in maniera istantanea quali sono i requisti per insegnare una determinata classe di concorso oppure a partire dal proprio titolo di studio (Laurea, Laurea Specialistica o Magistrale) scoprire a quali classi di concorso è possibile accedere.