Diritto all'istruzione: una scuola a Napoli resta aperta per fare lezione ai bambini con disabilità

di: Carla Sandrelli - 19/10/2020

Fino al 30 ottobre le scuole campane resteranno chiuse, a seguito di un'ordinanza regionale del governatore Vincenzo De Luca, che ha deciso di sospendere le lezioni frontali di elementari, medie e superiori.

C'è però una scuola che fa eccezione: la scuola elementare statale Luigi Vanvitelli, che si trova nel Vomero, da domani riaprirà puntuale alle 8 per accogliere in presenza 49 dei circa 1.300 studenti della scuola primaria.

Questi studenti presentano delle disabilità, ma grazie all'intervento della preside Ida Francioni e della disponibilità delle insegnanti di sostegno del plesso scolastico, è riuscita in meno di 24 ore a ottenere il nulla osta per mantenere la scuola aperta: “speriamo che altre scuole seguano il nostro esempio, che consente di ridurre, per quanto possibile, la disuguaglianza che la dad, la didattica a distanza, provoca per i bambini con disabilità”, spiega la direttrice al periodico L'Espresso.

“Quando a settembre è suonata la prima campanella e i bambini sono tornati in classe mi sono commossa. Nei mesi più bui del lockdown mi sono resa conto che una scuola vuota, senza studenti è un non-luogo. Abbiamo patito l'assenza dei ragazzi per sette lunghi mesi – dichiara la direttrice - e la notizia del nuovo stop alle lezioni in presenza è stato sicuramente un grande dispiacere. Non contesto la decisione regionale e non commento l'ordinanza: perché non credo che ci sia un Capo di Stato, Presidente di Regione o Sindaco capace di prendere una tale decisione a cuor leggero; e perché la scuola è un baluardo di legalità e in quanto tale deve rispettare le regole, ma le norme vanno interpretate in modo intelligente», spiega la direttrice Francioni, che è quindi riuscita a convincere le istituzioni ad attivare il progetto laboratoriale in presenza rivolto ai bambini con bisogni educativi speciali.

La scuola è un servizio pubblico che deve proseguire, soprattutto per i più deboli

Da anni la scuola Vanvitelli adotta una didattica inclusiva per studenti disabili e infatti sono molte le famiglie che ogni anno la scelgono per i propri figli. “Il primo pensiero è andati ai piccoli alunni con bisogni educativi speciali e allo sconforto delle loro famiglie. Perché la didattica a distanza non riesce a raggiungere tutti gli studenti: ci sono bambini autistici, non verbali, autistici ad alto funzionamento, bambini con difficoltà di concentrazione che vengono ancor più discriminati dalla didattica a distanza”.
Da domani quindi la scuola riaprirà rispettando i protocolli di sicurezza, con attività in forma individualizzata in presenza, mentre per tutti gli altri studenti le lezioni continueranno da remoto fino a fine mese.

“Abbiamo fatto da apripista, speriamo che tanti colleghi potranno ispirarsi a questo progetto e riaprire le scuole, almeno per rispondere ai bisogni delle famiglie con figli disabili. Del resto sono i piani di indirizzo e le linee guida del ministero ad aver raccomandato una particolare attenzione ai bambini più deboli e fragili», conclude la preside.