Ecco le date che il Ministero dell'Istruzione ha pubblicato relativamente alle scadenze di domande per mobilità:
docenti: dal 28 marzo al 21 aprile 2020
personale educativo: dal 4 al 28 maggio 2020
ATA: dal 1 al 27 aprile 2020
docenti di religione: dal 13 aprile al 15 maggio 2020
L'ordinanza sulla mobilità è stata firmata dalla Ministra Lucia Azzolina ieri sera, che ha commentato così il provvedimento: “dobbiamo garantire al personale la possibilità di partecipare a procedure che, in molti casi, consentono a chi lavora lontano da tempo di riavvicinarsi a casa, ai propri affetti. E dobbiamo continuare a mettere al centro gli studenti. Questo significa anche portare avanti tutti gli atti preparatori per il prossimo anno scolastico che parte a settembre”.
Scarica l'ordinanza di mobilità per i docenti
Scarica l'ordinanza mobilità per gli insegnanti di religione
Ai sindacati italiani però questo decreto sulla mobilità non sta bene, per due motivi: in primis perché non sono stati consultati, e poi perché ora è impossibile, per chi vorrà informarsi, recarsi presso sedi sindacali e uffici scolastici, visto che è tutto chiuso. Queste le dichiarazioni che hanno rilasciato alcuni sindacalisti al quotidiano Open:
Spiega Maddalena Gissi, leader della Cisl scuola:
«L’anno scorso ci sono state 100 mila domande di trasferimento, di queste 60 mila sono state soddisfatte, 33 mila sono state le persone che hanno garantito la continuità didattica. Se l’obiettivo era la continuità didattica la ministra, prima di avviare le procedure dell’ordinanza, doveva preoccuparsi di garantire ai ragazzi gli stessi docenti di quest’anno; si potevano trovare e si possono trovare le soluzioni per garantirla. Ancora una volta emerge l’inadeguatezza totale del ministero di viale Trastevere nel valutare gli effetti delle decisioni assunte», conclude Giussi.
Stessi toni duri da Rino di Meglio coordinatore della Gilda che parla di «profondo disgusto per questo modo di procedere», mentre Pino Turi della Uil scuola definisce l’iniziativa del ministero dell’Istruzione un «atto ostile». Francesco Sinopoli, leader della Flc Cgil, non è da meno: «Siamo sconcertati da questo modo di procedere che non tiene conto del contesto, della necessità di confrontarsi con i sindacati, dell’impatto che ha la mobilità di un numero enorme di persone che faranno domanda di mobilità: crediamo che la ministra dell’Istruzione debba cambiare rotta rispetto a questa gestione autoreferenziale della scuola italiana».