Sono circa 9000 le cattedre vacanti e circa 300 scuole senza preside. E’ questa la situazione che l’ufficio scolastico regionale del Veneto dovrà gestire entro settembre. Il motivo principale è che gli insegnanti vincitori su classi di concorso, senza occupazione in Veneto non ci sono.
A settembre dunque le cattedre vuote dovranno accontenarsi di un supplenti magari selezionati da messa a disposizione o senza titolo. Il secondo motivo è dovuto all’emorragia “insostenibile e devastante per il Veneto” che ha portato al 50% circa le scuole senza guida.
Se confermati questi numeri, in Veneto per il prossimo anno scolastico ci saranno diverse scuole senza presidi oppure con un preside a capo di almeno tre istituti ed in alcuni casi si troverebbe a gestire anche 20 plessi.
Ma a due mesi dall’inizio delle scuole la situazione è tutta da vedere, perlomeno per l’sos presidi. Perché sul concorso dei dirigenti appena bloccato dal Tar (dopo il ricorso di alcuni aspiranti presidi bocciati allo scritto) pende l’appello al consiglio di Stato. E a ballare in Veneto sono 250 vincitori: se diventassero nostri presidi, a settembre ricucirebbero gran parte della voragine dirigenziale.
I numeri dell’emergenza
9.421 invece le cattedre prive di titolare che saranno coperte da circa 7821 precari
A questi c’è da aggiungere 1.900 insegnanti andati in pensione e 1600 posti liberati dai maestri che hanno usufruito di quota cento.
Anche se la legge sulla Buona scuola aveva messo in ruolo i precari, molti di questi, quelli che avevano delle tutele di legge, se ne sono tornati a casa loro. E quindi siamo tornati alla situazione di precariato, “è sempre stato così” afferma il Dirigente dell’USR Veneto, Augusta Celada
E il vero problema qual è? «Che gli insegnanti non vincono i concorsi e quindi non vanno in ruolo. Ma ci sono. Tant’è che i precari sono tutti tutti al loro posto».
È un po’ la stessa storia del sostegno in Veneto: 2.284 posti in cerca di titolare. Alle scuole elementari venete mancano più insegnanti di sostegno titolari che maestri comuni: 847 contro 811. «Non è che siamo senza insegnanti - spiega il direttore generale della scuola veneta - è che per questi posti abbiamo docenti a tempo determinato che non hanno tutti i titoli di specializzazione. Li nominiamo al posto dei titolari che non ci sono».