Niente più obbligo di certificazione medica a scuola anche per Lazio, Trento e Bolzano.
Si aggiungono così all'elenco della lista delle regioni che non prevedono l'obbligo di portare il certificato, che fanno salire a quota 8 le regioni d'Italia che già non chiedevano l'obbligo di presentazione del certificato medico a scuola.
In precedenza infatti già Emilia Romagna, Piemonte, Umbria Friuli Venezia Giulia e Liguria avevano aderito all'abolizione.
Sarà quindi sufficiente, in queste regioni, portare un'autocertificazione firmata dall'alunno se maggiorenne oppure dai genitori.
In caso di epidemia nazionale o internazionale invece il certificato sarà richiesto.
Ai genitori che hanno fatto ricorso, il Consiglio di Stato ha risposto che il certificato è “inutile” in quanto si è contagiosi in fase di incubazione, non in fase di convalescenza.
L'utilità del certificato è però secondo i pediatri incontestabile. A favorire infatti il contagio quando ci sono stati casi di tubercolosi è stata infatti proprio la liberalizzazione dei certificati.
In seguito alla recente epidemia di morbillo all'ospedale pediatrico di Bari, si ritorna a parlare di vaccini e di rischi per chi non li effettua.
Addirittura, ci potrebbe essere il rischio che tornino in Italia malattie come la difterite e la poliomielite.
Per questo è importante vaccinare i bambini e ragazzi che vanno a scuola, ma non solo.
Anche i docenti dovrebbero vaccinarsi, sia contro le principali patologie infettive sia contro le patologie stagionali come l'influenza, per ridurre al minimo il rischio di contagio in un luogo ad alto rischio come la scuola.