La questione mascherine all’esame di maturità si è riaperta negli ultimi giorni, quando ormai sembrava non ci fossero più possibilità di toglierle per i maturandi che cominceranno gli scritti il prossimo 22 giugno.
Un ultimo sacrificio, considerato educativo, dal ministro all’Istruzione Patrizio Bianchi. Negli ultimi giorni invece è venuta proprio da lui l’apertura a “una scelta libera” da lasciare ai presidenti delle singole commissioni.
“Non ci sembra che possa essere un presidente di commissione a decidere se la mascherina si tiene o no: o c’è una ragione sanitaria o non c’è” ha replicato l’Associazione presidi tramite il presidente Antonello Giannelli.
Una data importante sulla situazione è quella del 15 giugno, quando si terrà un consiglio dei ministri proprio mentre cadrà l’obbligo di mascherine in cinema, teatri e manifestazioni sportive al chiuso.
Il sottosegretario alla Salute Andrea Costa si è detto determinato a convincere il governo sulla caduta dell’obbligo. “È una questione di coerenza e di responsabilità. Gli esami di maturità devono svolgersi senza mascherina, che non ha più ragioni di permanere”.
Intanto una lettera congiunta, firmata da importanti nomi tra scienziati, scrittori, psicoterapeuti, professori e pedagogisti ha richiesto al governo la rimozione dell’obbligo della mascherina durante gli esami di Stato.
“Togliamole subito, non funziona la scuola dove non ci si può guardare in faccia” hanno chiesto gli educatori nell’appello.