L’anno scolastico 2022/23 è quello dell’arrivo del docente di educazione motoria nelle classi quinte delle scuole elementari. Sono circa 25 mila le classi interessate, per un totale stimato di 2.200 docenti coinvolti. Dall’anno prossimo si allargherà la novità anche alle classi quarte.
Peccato che il tutto sia cominciato all’insegna della confusione, con un bando per l’assunzione dei docenti costantemente rimandato.
Per assegnare le supplenze si è dunque ricorso a coloro che erano iscritti in graduatoria GPS nelle classi di concorso A-48 (Scienze motorie e sportive negli istituti di istruzione secondaria di II grado) e A-49 (Scienze motorie e sportive nella scuola secondaria di I grado).
La stessa Associazione nazionale presidi, nelle parole della dirigente scolastica Valeria Sentili, aveva lamentato la “mancanza di indicazioni operative chiare” a pochi giorni dall’avvio delle lezioni.
Il capo dipartimento del Miur Stefano Versari, intervenendo ad webinar della Disal (l’Associazione dei dirigenti scolastici), ha spiegato il vero motivo della mancata pubblicazione del bando: i posti assegnati sarebbero stati pochissimi.
“Tra le critiche ricorrenti c’è quella riferita al fatto che non è ancora stato bandito nulla. Siccome nella primaria non esistono spezzoni di cattedre esterne all’istituzione scolastica, il numero di posti interi per l’educazione motoria alla primaria per il 2022-23 è di 13. Chiaro che non si fa un concorso per questo numero esiguo”.
“Lo scenario cambierà il prossimo anno perché entreranno le quarte classi e abbiamo una stima di oltre 1.600 posti interi. Allora si potrà fare il concorso”.
Il riferimento è dunque al fatto che, allargando anche alle classi quarte, si riuscirà a permettere a più docenti di avere un monte ore tale da riconoscergli una cattedra di ruolo.
La situazione resta quantomeno curiosa, considerando con quanta accuratezza era stato preparato il bando, per il quale di fatto mancava solamente la pubblicazione.
I requisiti per partecipare al bando, che con ogni probabilità resteranno i medesimi, erano i seguenti: possedere i 24 CFU (c’è ancora tempo fino al 31 ottobre 2022 per conseguirli) e una di queste lauree magistrali:
Saranno accettati anche titoli analoghi esteri riconosciuti dalla normativa vigente in Italia, e titoli di studio equiparabili a queste lauree magistrali secondo il D.M. del luglio 2009.
Il concorso prevederà una prova scritta, una orale e la successiva valutazione dei titoli per stabilire il punteggio nella graduatoria finale.
Per lo scritto ci saranno 100 minuti per completare 50 quesiti a risposta multipla. Dieci di questi riguarderanno conoscenze di lingua inglese e competenze digitali, 5 a testa. Ogni risposta esatta vale 2 punti, per considerarsi superato lo scritto occorrerà ottenere 70 su 100.
Nell’orale il candidato dovrà progettare e illustrare un’attività didattica, oltre a mostrarsi in grado di sostenere una conversazione in inglese livello B2 e dare esempi di utilizzo pratico delle tecnologie digitali. Avrà una durata massima di 30 minuti e varrà fino a 100 punti.
I titoli accademici possono invece portare ad un massimo di 50 punti.
Al termine del concorso vengono stilate le graduatorie di merito regionale.
Vi entrano a far parte solo i vincitori, cioè coloro che avranno accesso ai posti messi a disposizione dal concorso.
Coloro che supereranno i punteggi minimi previsti senza rientrare in graduatoria, otterranno comunque l’abilitazione all’insegnamento, qualora ne siano sprovvisti.