Il riscatto della laurea consiste nel versamento all'INPS di un importo destinato ai contributi previdenziali per gli anni trascorsi studiando all'università, come se fossero stati impiegati nel lavoro.
Riscattare gli anni di laurea serve ad aumentare l'importo della propria pensione e ad anticipare il momento in cui si andrà in pensione, in misura pari al numero di anni riscattati.
Tutti coloro che hanno conseguito un titolo di studio possono richiedere il riscatto della laurea. Non si possono però conteggiare gli anni fuori corso o gli anni in cui si aveva un contratto di lavoro durante gli studi, versando quindi contributi.
Non è necessario essere iscritti a una gestione previdenziale o aver versato contributi per richiedere il riscatto della laurea.
Viene fatta una distinzione sia tra il sistema retributivo (in vigore prima del 1996) e sistema contributivo (l'attuale, in vigore dal 1996 in poi), sia tra riscatto agevolato e riscatto ordinario.
I costi sono rateizzabili – in 10 anni – e deducibili. Sono inoltre detraibili al 19% se il riscatto viene pagato dai genitori per i figli.
Il costo varia in rapporto all'età, al periodo da riscattare, al sesso, all'anzianità contributiva e alle retribuzioni degli ultimi anni.
Il calcolo si può fare direttamente sul sito dell'INPS.
Per fare la simulazione, occorre seguire queste voci: “Prestazioni e servizi” > “Servizi” > “Riscatto Laurea – Simulatore”.
Si può usufruire del riscatto agevolato (anche per corsi precedenti al 1996) soltanto se si sceglie la liquidazione della pensione con il calcolo interamente contributivo.
Si applica l'aliquota contributiva in vigore alla data di presentazione della domanda - che attualmente è pari al 33% - alla retribuzione nei 12 mesi meno remoti dalla domanda di riscatto.
Ecco un esempio nel caso si volessero riscattare 5 anni di laurea.
Considerando una retribuzione lorda degli ultimi 12 mesi pari a 30mila euro, l'importo da pagare per riscattare 5 anni è pari a 49.500 euro (30.000x33%= 9.900, x 5 anni= 49.500).
Il decreto legge n.4 2019 prevede la possibilità di riscattare la laurea dopo il 1995 in forma agevolata, con una quota fissa di 5.264,49 per ogni anno da riscattare.
La convenienza del riscatto dipende dal motivo per cui lo si fa.
Se serve per andare in pensione anticipata, conviene solo se si è iniziato a lavorare entro i 24 anni di età.
Se si fa in ottica di aumentare l'assegno pensionistico, bisogna valutare di quanto aumenterebbe la pensione dopo il riscatto, per capire se vale la pena o è meglio versare una quota in un fondo pensione.