Manca ormai una solo settimana all’inizio della maturità 2022 (prima prova prevista per il 22 giugno, seconda il giorno seguente) ma in alcuni istituti si rischia uno slittamento.
Questo perché si sta verificando una vera e propria emergenza nella nomina dei presidenti di commissioni. Soprattutto, anzi quasi esclusivamente, in Lombardia come riporta Il Fatto Quotidiano.
Al termine della scorsa settimana nella regione mancavano all’appello 540 presidenti, lasciando così scoperta una commissione su quattro. A Milano, secondo le stime dell’Anp (Associazione nazionale presidi), ne mancano addirittura il 40%.
Un problema pesante che rischia di far slittare le sessioni al mese di luglio, complicando le tempistiche di consegna dei diplomi e quindi le iscrizioni alle università e gli eventuali test d’amissione per gli studenti.
Di tempo per risolvere la situazione ce n’è fino al 20 giugno. In quella data le commissioni dovranno incontrarsi e predisporre il calendario degli orali. Anche quest’anno i presidenti saranno gli unici membri esterni delle commissioni.
La possibilità di candidarsi al ruolo di presidente di commissione si è ufficialmente chiusa lo scorso 12 aprile, con gli elenchi pubblicati il 9 maggio.
Immediatamente alcune scuole hanno pubblicato annunci richiedendo candidature via MaD per ricoprire i ruoli lasciati scoperti, come l’Istituto di Istruzione Superiore Arturo Prever di Pinerolo.
A QUESTO LINK trovate il modulo di Messa a Disposizione che il “Prever” aveva pubblicato a maggio da inviare agli istituti qualora siate interessati. È un fac-simille che potete utilizzare per scrivere una mail con tutti i dati e i titoli solitamente richiesti dagli istituti.
Lo si consiglia ovviamente per chi vive in Lombardia o per chi, in altre zone d’Italia, abbia notizia di questa problematica.
Da decreto, ecco quali erano i requisiti richiesti ad aprile per presentare istanza di inserimento nell' elenco regionale:
Il compenso per il lavoro, di importante responsabilità e impegno burocratico è di 1.249 euro, mentre i commissari interni si fermano a 399 euro.
Dopo due anni di maturità orale stanno per tornare le prove scritte per 480mila alunni. Saranno due, italiano e seconda prova diversa per ogni indirizzo.
Un esame ancora diverso e “semplificato” rispetto al pre-pandemia, ma ben più impegnativo delle due precedenti maturità. Solo un colloquio nel 2020, colloquio e tesina nel 2021.
Un elevato peso verrà assegnato al credito scolastico e al colloquio orale. Il primo potrà arrivare ad un massimo di 50 punti, rispetto ai 40 ipotizzati. L’orale passa da 20 a 25 punti.
Tra le prove scritte, il tetto fissato a quella di Italiano è di 15 punti, mentre la seconda prova potrà raggiungere i 10.
Entro la data di partenza del 22 giugno, i docenti di ruolo nella disciplina del secondo scritto dovranno elaborare tre proposte di tracce. Tra queste, il giorno della prova, verrà sorteggiata quella che gli studenti dovranno affrontare.